Previsto un rialzo tra il 6 e il 10% dei premi assicurativi e un incremento di 2.200 franchi per medicinali e cure extra
ZURIGO - La crescita inarrestabile dei premi delle assicurazioni sanitarie si accompagna anche all'aumento dei costi per medicinali e delle cure non coperte (per motivi di franchigia e non) dalla cassa malati. E l'insieme di queste voci porterà a un conto finale salatissimo con una spesa sanitaria complessiva in rialzo del 40%. È quanto emerge da una nuova analisi dell'Unione Sindacale Svizzera (USS), riportata sul Blick.
Ma ecco nel dettaglio cosa si prevede: per l'anno prossimo si ipotizza un rialzo dei premi tra il e il 6-10%: ovvero una famiglia di quattro persone con figli adolescenti potrebbe arrivare a pagare circa 15'000 franchi svizzeri all'anno, ovvero circa 2'000 franchi in più. A ciò si aggiungono anche gli extra, come appunto medicine e cure non coperte (come può essere il caso di quelle dentistiche), tanto da far lievitare di altri 2'200 franchi la somma finale.
Quasi il 20% degli intervistati ha dichiarato di aver rinunciato a una visita medica nell'ultimo anno per motivi economici. In aggiunta sono previsti in salita anche i contributi diretti di partecipazione ai costi tanto che se nel 2005 ammontavano a 507 franchi per assicurato, oggi sono già 706 franchi.
Inevitabile domandarsi il perché di questo aumento così importante. Stando al segretario centrale di Uss Reto Wyss il motivo è da ricercarsi nelle franchigie scelte dagli svizzeri: «Attualmente la media è praticamente raddoppiata: attualmente la media è di 1'201 franchi. Di conseguenza, spesso i costi di cura devono essere pagati di tasca propria».
Questo è ancora più vero se si consultano i dati ufficiali della Confederazione. Questi mostrano infatti che il numero di assicurati che hanno scelto la franchigia massima di 2'500 franchi è aumentato: se nel 2018 erano circa 1,9 milioni, l'anno scorso il loro numero è salito a quasi 2,5 milioni. In questo periodo circa 300'000 persone in più hanno scelto la franchigia minima di 300 franchi. Sempre meno scelte invece le franchigie di 500, 1'000, 1'500 e 2'000 franchi.
In ambito internazionale, la Svizzera è al primo posto per quanto riguarda le spese per la salute: le famiglie pagano di tasca propria in media il 5,3% del loro reddito disponibile per curarsi. Nell'Ue, questa cifra è inferiore di 2 punti percentuali. A incidere, ad esempio, il fatto che in Svizzera si debba pagare di tasca propria il conto del dentista. Ciò significa una spesa di quasi 450 franchi all'anno. In molti altri Paesi questo costo è incluso nell'assicurazione sanitaria.
La conclusione del'USS è chiara: «Una situazione che potrebbe portare a una forma di assistenza sanitari su due livelli. E infatti visto la percentuale alta del tasso di franchigia, un numero sempre crescente di persone potrebbe decidere di non andare dal medico. Una realtà, questa, già da tempo quotidiana in Svizzera»
Quasi il 20% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di aver rinunciato a una visita medica nell'ultimo anno per motivi economici.