Secondo un recente studio, per una persona su quattro, andare a fare acquisti rappresenta un'attività del tutto eliminabile
BERNA - Alla ricerca del tempo perduto. Questo potrebbe essere il titolo adeguato per lo studio “Sauntered – Ways of Retailing Out of the Crisis of Fun and Meaning” del Gottlieb Duttweiler Institute (GDI) che, in sintesi, afferma come sia proprio il tempo il bene più ricercato dalle persone.
Tanto che gli svizzeri, pur di averne di più a disposizione o farlo fruttare meglio, preferiscono rinunciare allo shopping. «La maggior parte delle persone non ama fare acquisti né lo considera significativo», secondo i risultati dello studio GDI. Ciò rende lo shopping una delle attività da tempo libero più impopolari. Ed è sicuramente «di gran lunga meglio il lavoro retribuito».
Circa la metà degli intervistati preferirebbe trascorrere il proprio tempo in modi diversi dallo shopping. «Per una persona su quattro, addirittura, lo shopping potrebbe essere completamente eliminato», si legge nello studio. E sempre il fattore tempo diventa un elemento vitale anche per chi è dall’altra parte del bancone quando si parla di shopping, ovvero i commercianti, che devono districarsi tra aumento dei prezzi delle materie prime, carenza di manodopera e, come detto dallo studio, anche dalla disaffezione degli acquirenti. Disaffezione inoltre - altro elemento dell’indagine - che si traduce in un 30% di svizzeri in età lavorativa «spesso o quasi sempre sotto stress e alla ricerca di tempo di qualità».
E il fatto che lo stress da mancanza di tempo influenzi i comportamenti di acquisto, viene certificato dai dati. «Negli ultimi 25 anni il tempo medio dedicato alla spesa da parte della popolazione è costantemente diminuito», continua l’indagine. Mentre nel 1997 gli svizzeri trascorrevano circa 139 minuti a settimana a fare acquisti, nel 2023 sono 115 minuti a settimana. Ciò corrisponde a una diminuzione del 17%. «Per la maggior parte delle persone, è importante portare a termine i propri acquisti nel modo più rapido ed efficiente possibile».
E scendendo ancora più nel dettaglio lo studio dimostra come il cliché che siano le donne a fare più spesso acquisiti non corrisponde più al vero. «Le donne e gli uomini investono ormai la stessa quantità di tempo nello shopping. Uno dei motivi è che ogni anno gli uomini si assumono sempre più compiti domestici. E circa il 41% delle famiglie condivide la responsabilità di quest’attività», si legge.