La Conferenza dei governi dei Cantoni alpini ha pronto un piano per la gestione degli alpeggi in vista della nuova legge sulla caccia.
BERNA - La Conferenza dei governi dei Cantoni alpini (CGCA) vuole assicurare il futuro dell'economia alpestre anche in presenza dei grandi predatori. Pronto un nuovo piano per la gestione degli alpeggi di ovini e caprini in vista dell'entrata in vigore - il prossimo primo dicembre - della nuova legge sulla caccia.
L'obiettivo è quello di assicurare che tutti gli alpeggi possano essere gestiti, sostenuti finanziariamente e ricevere una consulenza adeguata. «Gli alpeggi devono avere un futuro certo anche presenza dei grandi predatori», si legge in una nota diramata oggi dalla CGCA.
Secondo la nuova legge sulla caccia la Confederazione potrà definire insieme ai Cantoni le misure di protezione delle greggi. Nel suo piano di gestione la CGCA propone che anche in futuro tutti gli alpeggi possano beneficiare dei pagamenti diretti. Ai loro gestori è però affidato il compito di stimare i rischi e di decidere se e quali misure attuare, alla luce di una presunta o effettiva presenza di grandi predatori.
La CGCA ritiene «logico e comprensibile» che gli alpigiani «adottino misure di protezione delle greggi soltanto se necessario», senza incorrere in conflitti con le disposizioni per i pagamenti diretti. Tuttavia è opportuno che i gestori possano far capo a una consulenza completa e individualizzata, che permetta loro di distinguere le misure ragionevoli da quelle irragionevoli.
Secondo uno studio nel Cantone Grigioni del 2023 la volontà di affrontare le sfide future da parte degli allevatori di ovini e caprini è confermata. Come requisito minimo per la protezione degli animali dagli attacchi dei lupi, il piano di gestione proposto dalla CGCA prevede che gli allevatori di tutti gli alpeggi siano tenuti ad allestire un piano d'emergenza da mettere in pratica secondo le necessità. In alternativa ai cani pastore e alle recinzioni di protezione del bestiame va introdotta, sempre in base al piano gestionale, anche la sorveglianza permanente con la predisposizione di rifugi notturni sicuri per i pastori.