Introdotta nelle superiori del canton Berna è già prassi in altri cantoni. Per alcuni però così si discriminano i ceti meno abbienti.
BERNA - A scuola non solo con astuccio, penne e fogli A4 ma anche con il portatile.
Secondo quanto riportato dalla BernerZeitung una novità non di poco conto sta preoccupando diverse famiglie che pensano di iscrivere le loro figlie e i loro figli alle scuole superiori del canton Berna: l'obbligo - introdotto da quest'anno - di portare con sé un computer portatile.
Al momento una regola analoga è in vigore anche nel cantone di Basilea Città mentre nel canton Zurigo, la richiesta è al vaglio dei singoli istituti.
Le richieste per il dispositivo da portare con sé in aula sono abbastanza specifiche: deve avere una tastiera integrata e deve essere possibile utilizzare una penna smart. Insomma, pensare di riciclare un vecchio tablet o un computer rimasto in un cassetto, è fuori discussione.
Un (altro) problema per chi ha già la cinghia stretta
Per alcune famiglie questo tipo di spesa può anche essere fuori budget, soprattutto se i figli sono più di uno, e non mancano le critiche di chi reputa questa novità un possibile "divider" che discrimini socialmente i nuclei familiari meno abbienti in un circolo vizioso: se non puoi permetterti un laptop non potrai frequentare le superiori e ambire a una formazione universitaria e a un salario più elevato.
Altra criticità che va evidenziata è che, per quanto riguarda la Svizzera interna (e il canton Berna), il primo anno di superiori rientra ancora nel ciclo della scuola dell'obbligo.
Richiedere quindi un investimento così grande, per una parte della formazione di ragazzi e ragazze che dovrebbe essere garantita dalla Confederazione, appare ancora di più un controsenso. Il Cantone, interpellato dalla Zeitung, spiega che sosterrà l'acquisto con 200 franchi di buono per allievo. Un apporto che però potrebbe essere insufficiente.
4'600 franchi per ragazzo/a per arrivare fino all'università
«Un percorso completo attraverso le superiori fino all'università costa alle famiglie circa 4'600 franchi », commenta Pino Mangiarratti dell'Associazione bernese degli insegnanti, «è vero che le famiglie bisognose possono chiedere prestiti di studio o approfittare di borse di studio, ma spesso non lo sanno».
Per l'economista esperto di formazione, Stefan Wolter l'investimento per il laptop non è l'unica nota problematica: «Un giovane che continua a studiare dopo le scuole medie non avrà un suo reddito e dovrà essere mantenuto dalla famiglia, chi fa un apprendistato invece ha comunque una paghetta. È una situazione che va monitorata, e in caso si riscontrasse davvero una problematicità, allora il Cantone potrebbe valutare misure di sostegno più incisive per le famiglie di reddito basso».