Bruxelles ha infatti mostrato disponibilità a colloqui tecnici sui programmi Orizzonte Europa ed Erasmus+.
BERNA/BRUXELLES - Martedì scorso Bruxelles ha mostrato la sua disponibilità a colloqui tecnici con la Svizzera sul programma di ricerca dell'Unione europea (Ue) "Orizzonte Europa" e sul programma di mobilità studentesca dell'Ue "Erasmus+". Ma in Svizzera i preparativi per discussioni su quest'ultimo sono in ritardo. Esperti elvetici dell'istruzione sperano ora che la Commissione europea insista su un pacchetto sui due temi.
Per una rinnovata partecipazione della Svizzera al programma "Orizzonte Europa" è tutto pronto. Le basi legali sono disponibili e il finanziamento è garantito. Diversa è la situazione per il programma "Erasmus+". «Qui i preparativi non ci sono», ha detto a Keystone-ATS Nadège Widmer, copresidente dell'Unione svizzera degli studenti di scuole universitarie (USU).
Esperti ritengono che i preparativi per un'associazione a Erasmus siano in ritardo di un anno e mezzo o due rispetto a quelli relativi al programma di ricerca dell'Ue. La Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI) non è d'accordo: anche per '"Erasmus+" la Svizzera è pronta ad «avviare immediatamente colloqui in vista di un'associazione», ha indicato sempre a Keystone-ATS. Un mandato negoziale c'è dal 2021.
Movetia, l'agenzia svizzera per scambio e mobilità, è ai blocchi di partenza: «Siamo pronti per un accreditamento come agenzia Erasmus+», ha detto a Keystone-ATS il direttore di Movetia Olivier Tschopp. Quest'ultimo spera «che l'associazione con 'Erasmus+' non sia troppo ritardata rispetto a quella con 'Orizzonte Europa'».
Per Widmer, il fatto che la Svizzera non sia così avanti con Erasmus ha molto a che fare con la volontà delle autorità. Mentre la maggioranza dei politici concorda sull'importanza di una partecipazione al programma di ricerca dell'Ue, l'Assemblea federale trascurerebbe i numerosi vantaggi di "Erasmus+", ha affermato Widmer.
Inoltre, si rimanda volentieri al programma svizzero di sostituzione Erasmus, considerato un successo. Per il copresidente dell'USU Gazmendi Noli, questa è solo la mezza verità. Il programma svizzero di sostituzione Erasmus è del tutto inadeguato per gli studenti.
I maggiori perdenti sono gli apprendisti, continua Noli. «Questo perché negli ultimi anni il programma Erasmus è stato ampliato maggiormente nell'istruzione professionale». Inoltre, gli studenti svizzeri possono partecipare ai progetti solo in misura molto limitata a causa dell'esclusione della Svizzera dal programma.
Widmer e Noli sperano quindi che Erasmus riceva il sostegno di tutti quei politici elvetici che sono a favore di una forte formazione professionale.
Importante anche per le università
"Erasmus+" è importante anche per le università svizzere e le scuole universitarie professionali. Da un paio di anni esse possono stringere alleanze transnazionali con accademie dell'Ue.
Lo scopo di queste alleanze è quello di consentire agli studenti di studiare in università di diversi Paesi. Inoltre, intendono promuovere la mobilità di ricercatori e insegnanti. Tuttavia, a causa della mancata associazione con Erasmus, l'Ue non fornisce alcun sostegno finanziario alle alte scuole elvetiche.
Per la Commissione europea sembra chiaro che le discussioni tecniche riguardino entrambi i programmi, Orizzonte ed Erasmus. Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis si è pronunciato in merito martedì scorso.
Finora, tuttavia, non ci sono segnali che la Commissione europea insisterà sui colloqui e sui negoziati per entrambi i programmi.