Pubblicata l'ultima statistica della Coordinazione svizzera dei pompieri (CSP) sulle "uscite" dei militi.
BERNA - Il 2023 è stato un anno di intensa attività per i pompieri, soprattutto impegnati in operazioni volte a fronteggiare fenomeni di calamità naturale: e andando a spulciare nell'ultimo rapporto stilato dalla Coordinazione svizzera dei pompieri (CSP) - che offre un quadro di tutti gli interventi operati dai pompieri svizzeri e dai colleghi del Liechtenstein - emerge un dato di forte rilevanza ma che comunque è in linea con una certa tendenza in atto sull'intero pianeta: rispetto allo scorso anno, c'è stato un aumento delle uscite per disastri naturali pari al 71%.
«Nel 2023 erano in servizio per la popolazione Svizzera e del Principato del Liechtenstein 1'154 organizzazioni dei pompieri - spiegano dalla Coordinazione svizzera dei pompieri - tuttavia, oltre ai pompieri locali e ai centri di soccorso, questa cifra comprende anche 160 corpi pompieri aziendali nel sistema di milizia e 17 corpi pompieri professionisti. Complessivamente il corpo pompieri ha impiegato 77'650 persone, di cui quasi il 88% erano uomini. Sebbene gli uomini rappresentino chiaramente la maggioranza, negli ultimi dieci la percentuale di donne è in lento ma costante aumento, passando di fatto dall'8 % nel 2012 all'attuale 12 %».
Nel 2023 i pompieri della Svizzera e del Principato del Liechtenstein sono intervenuti 84'768 volte. «Gli interventi più frequenti (25 %) hanno riguardato i sistemi di allarme antincendio, mentre il 21 % degli interventi ha riguardato l'assistenza tecnica, come il salvataggio di persone dagli ascensori, il recupero di veicoli o il salvataggio di animali. Le operazioni antincendio si sono classificate al terzo posto (17 %), seguite dai rischi naturali (13 %) al quarto posto. Quest'ultimo ha ancora una volta raggiunto un valore massimo nell'anno statistico. Rispetto all'anno precedente, si è infatti registrato un aumento del 71%».
Modesto invece l'aumento degli interventi a seguito di allarme che «è aumentato del 7 % rispetto all'anno precedente. Ciò è dovuto in particolare all'aumento dei disastri naturali - argomentano - per cui si è reso necessario un maggior numero di interventi. Mentre nel 2022 sono stati effettuati 6'346 interventi, nel 2023 la cifra è salita a 10'896. Tra l'altro, la tempesta a La Chaux-de-Fonds e vari eventi di pioggia intensa nel Cantone di Vaud hanno portato a un aumento del numero di interventI».