Il primo ministro ucraino Shmyhal: «Abbiamo chiarito la questione».
BERNA - Gli attriti fra Berna e Kiev sul piano di pace presentato da Cina e Brasile per porre fine alla guerra sembrano ormai acqua passata. «Abbiamo chiarito la questione. Si è trattato di un malinteso», ha dichiarato alla Neue Zürcher Zeitung il primo ministro ucraino Denys Shmyhal.
Alla fine dello scorso mese di settembre, Kiev aveva espresso il proprio disappunto per il sostegno svizzero al piano ideato da Pechino e Brasilia per mettere un punto al conflitto russo-ucraino. Queste «iniziative di pace» servono solo a creare un'illusione di dialogo, aveva puntualizzato il Ministero degli esteri.
Tuttavia, secondo Shmyhal le divergenze sono state appianate. Un rappresentante svizzero ha partecipato come osservatore a un incontro organizzato da Brasile e Cina a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha spiegato sull'edizione in edicola oggi del giornale svizzerotedesco. Questo rappresentante non ha però approvato il piano negoziale.
Non c'è dubbio che «la Svizzera sostenga il percorso di pace sulla base della Carta dell'Onu e del diritto internazionale», ha aggiunto il primo ministro. Giovedì scorso, Shmyhal ha discusso dell'argomento con i consiglieri federali Viola Amherd e Ignazio Cassis in occasione della conferenza sullo sminamento in Ucraina, tenutasi a Losanna.
«Tutti sono convinti che sia necessario trovare un compromesso con Brasile, Cina e India per il prossimo vertice di pace», ha continuato il politico. Shmyhal ha anche espresso la sua gratitudine alla Confederazione per aver organizzato il summit del Bürgenstock (NW) e per l'appoggio al "piano di vittoria" del presidente Volodymyr Zelensky.