Il ragazzino, di Payerne (VD), era in vacanza con la sua famiglia.
COIMBRA - José, sette anni, di Payerne (VD), stava trascorrendo le vacanze con la sua famiglia in Portogallo. Per cause che l'inchiesta dovrà accertare, ha ingerito una batteria elettrica a "bottone". È deceduto sabato nell'ospedale della città portoghese di Coimbra.
Ne dà conferma Xavier Nicod, direttore della scuola elementare di Payerne, che ha riferito la notizia della morte del bimbo a "24 Heures". «La nostra scuola si trova ad affrontare la morte di un alunno. Questa morte è avvenuta in un ambiente privato», ha detto Nicod».
L'incidente è avvenuto a Natale - L'incidente sarebbe avvenuto a Natale. Dopo il ricovero in ospedale, José è stato immediatamente operato. Tuttavia, la batteria aveva già causato lesioni interne. «I chirurghi sono riusciti a rimuovere la batteria, ma mio figlio è poi morto di vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni)», ha raccontato in seguito la madre.
Il bambino è stato seppellito martedì nel cimitero di Zambujal. Il padre era tornato in Svizzera all'inizio dell'anno scolastico per riprendere il suo lavoro, ma è dovuto tornare di corsa a casa perché le condizioni di salute del figlio erano peggiorate.
Il centro svizzero di consulenza per gli avvelenamenti - Il centro di consulenza ufficiale di Tox Info Suisse, disponibile per tutte le domande relative agli avvelenamenti, riceve ogni anno 80-90 richieste d'informazioni relative all'ingestione di batterie a bottone. «A essere colpiti sono soprattutto i bambini piccoli. Tra l'80 e il 95% dei bambini non presenta sintomi e le pile vengono espulse nelle feci da 24 a 96 ore dopo», scrive il portale informativo.
"Le ustioni gravi si verificano in un tempo molto breve" - Occasionalmente, si verificano sintomi lievi come bruciore alla bocca, dolore addominale, vomito, rantoli e salivazione, scrive Tox Info Suisse. Ma: «Se la batteria a bottone si incastra nell'esofago, cosa che può accadere soprattutto con le batterie al litio più grandi e con i bambini molto piccoli, si verificano gravi ustioni in brevissimo tempo».
Mario Mendoza-Sagaon, primario della clinica pediatrica di Bellinzona, spiega a SRF il pericoloso fenomeno: «Quando la batteria si blocca, la saliva e il muco entrano nella batteria e si crea un circuito elettrico e un ambiente molto alcalino come la soda caustica, che causa la morte dei tessuti».