Alcuni gruppi internazionali hanno dichiarato di aver interrotto le operazioni in alcuni punti. I soccorritori svizzeri vanno avanti
ANKARA - Le squadre di soccorso svizzere in Turchia non hanno al momento alcun problema di sicurezza, nonostante le segnalazioni dei soccorritori di altri Paesi. La situazione viene tuttavia monitorata, ha dichiarato oggi il capo della Catena svizzera di salvataggio Sebastian Eugster in una conversazione telefonica con Keystone-ATS dal distretto di Hatay
«Abbiamo un dispositivo adeguato che può essere adattato in qualsiasi momento», ha proseguito Eugster. «Attualmente tutto è tranquillo e ci sentiamo al sicuro». Non ci sono stati nemmeno incidenti. Eugster ha saputo che l'esercito è intervenuto per controllare la situazione. Ma è del tutto normale che in queste situazioni la tensione aumenti.
La Catena di salvataggio si aspettava ulteriori interventi nel primo pomeriggio di oggi. Nelle ultime ore sono state salvate solo poche vite.
Per il momento, la situazione è calma a Iskenderun, nel distretto di Hatay, e non c'è alcun pericolo, ha dichiarato da parte sua Linda Hornisberger, responsabile della ricerca di persone sepolte sotto le macerie presso REDOG.
In città, dieci persone e sei cani dell'organizzazione di cani di salvataggio collaborano con l'organizzazione di salvataggio turca GEA. La popolazione è riconoscente e la sicurezza del quartier generale è garantita dall'esercito turco.