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BASILEA CAMPAGNA

Bimbi in gita, ricoverati e poi dimessi. I genitori: «Abbiamo temuto il peggio»

13 scolari finiscono dal bosco in ospedale, dopo essere entrati in contatto con la processionaria. Le famiglie ora accusano la scuola.
20min
Dopo l'incidente l'area del bosco di Rünenberg è stata chiusa.
Fonte 20min/Polca Basilea Campagna
Bimbi in gita, ricoverati e poi dimessi. I genitori: «Abbiamo temuto il peggio»
13 scolari finiscono dal bosco in ospedale, dopo essere entrati in contatto con la processionaria. Le famiglie ora accusano la scuola.
RÜNENBERG - Martedì era stato il giorno del grande spavento per i bambini di una scuola elementare in gita nel bosco e per i loro familiari, oggi invece è la rabbia dei genitori a farsi sentire. Ma facciamo un passo indietro. Nella tarda mattinat...

RÜNENBERG - Martedì era stato il giorno del grande spavento per i bambini di una scuola elementare in gita nel bosco e per i loro familiari, oggi invece è la rabbia dei genitori a farsi sentire.

Ma facciamo un passo indietro. Nella tarda mattinata di martedì, durante la gita scolastica di una classe della scuola elementare di Basilea Città nel bosco di Rünenberg BL, i bambini, tra i nove e gli undici anni, sarebbero - come ipotizzato dalla Polizia di Basilea Campagna - entrati in contatto diretto con la processionaria della quercia. Cosa che ha originato forti reazioni allergiche: prurito alla pelle, agli occhi e difficoltà a respirare. Dopo aver ricevuto le prime cure mediche sul posto, 13 scolari sono stati successivamente portati in vari ospedali: tre in elicottero, gli altri dieci in ambulanza

Le dimissioni dopo le cure - L'area del bosco interessata è stata poi chiusa proprio a causa dell'infestazione da parte della processionaria della quercia. Quanto ai bimbi, tutti sono poi stati dimessi. La conferma è arrivata oggi (mercoledì). I dieci bambini portati in ambulanza sono stati dimessi molto rapidamente. Mentre nella serata di martedì hanno lasciato l'ospedale anche i tre che preoccupavano maggiormente, perché con sintomatologia più grave. «I sintomi presenti e gli ulteriori esami effettuati ci permettono di concludere che la reazione allergica è molto probabilmente dovuta al contatto diretto con la processionaria della quercia», ha confermato la Polizia cantonale.

La protesta dei genitori - «Abbiamo scoperto solo poco prima delle 16 sull’app dei genitori che era successo qualcosa. Fino ad allora pensavamo che i nostri figli stessero bene», raccontano i familiari dei giovani studenti a 20minuti. «Nessun bambino è stato raggiungibile tramite cellulare o smartwatch», ha spiegato una mamma. E ancora, «a mia figlia e a tutti gli altri è stato proibito persino di informarci. Lo smartwatch ha un pulsante di emergenza che ha proprio lo scopo di informare i genitori in emergenze come questa».

E una volta radunati insieme al team di assistenza, alla polizia e al medico d’urgenza, i familiari raccontano di aver dovuto aspettare un'ora e mezza senza ricevere notizie: «Nessuno ci ha detto cosa stava succedendo». Solo «alle 17:30 - racconta una mamma - un medico ci ha dato un elenco di nomi e il numero di bambini che erano in ospedale. Avrebbero potuto dircelo fin dall'inizio che si trattava di una reazione allergica e quali bambini ne erano stati colpiti. Invece abbiamo aspettato in tutto quasi cinque ore, siamo stati lasciati tutti all’oscuro».

«Abbiamo temuto il peggio» - Tanto che molti genitori sono andati nel panico e sono crollati:«Abbiamo temuto il peggio, pensavamo che fosse morto qualcuno. Gli insegnanti hanno causato caos, prima tra i bambini e poi tra noi genitori, facendoci aspettare a lungo e non volendo raccontarci cosa era successo».

Ma, come detto, dopo un certo tempo tutti i bimbi sono stati dimessi e dopo la somministrazione di «gocce per gli occhi e crema al cortisone», ora stanno bene e sono tutti a casa. Si attendono ora chiarimenti da parte dell'istituto scolastico.

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