Per i residenti è il momento di dire «basta» a una tradizione definita «pericolosa».
RARON (VS) - «Siamo tutti sconvolti. Ha vissuto sempre a Raron: non ha mai litigato con nessuno. Era sempre allegro».
La dinamica - C'è sconcerto in paese per il decesso del 65enne avvenuto giovedì 30 maggio a causa dello scoppio di un cannone durante la tradizionale processione del Corpus Domini. L’incidente mortale è avvenuto intorno alle 13, come ha confermato il portavoce della polizia Stève Léger all’agenzia Keystone-ATS. In una dichiarazione, la polizia ha riferito che la vittima, un cittadino svizzero, stava lavorando intorno al cannone tradizionale utilizzato durante il Corpus Domini ed è stato ferito mortalmente quando è stato sparato un colpo. Vani i tentativi di rianimarlo operati direttamente sul posto.
«È ora di dire "basta"» - La procura vallesana e quella federale hanno aperto un’inchiesta in collaborazione con la polizia cantonale per determinare le cause e le circostanze dell’incidente. In occasione del Corpus Domini, una delle più importanti festività cattoliche, in molte località svizzere vengono sparati colpi di cannone. «Dobbiamo dire basta a questa tradizione - dice un abitante - non capisco che senso possa avere sparare».
Nel comune vicino non si spara - Tutti gli abitanti sono d'accordo. «Dovrebbero fare come negli altri comuni», dice una residente. «È troppo pericoloso». A Steg-Hohtenn, un comune a pochi chilometri da Raron, per la prima volta quest'anno non si è sparato. Secondo la presidente del consiglio comunale Astrid Hutter, durante la parte ufficiale dei festeggiamenti è stato imposto un severo divieto di sparare. «È semplicemente troppo rischioso maneggiare munizioni in mezzo alla folla», ha spiegato a 20 Minuten. Il rumore è molto fastidioso anche per le persone che partecipano alla festa. «Tra i partecipanti ci sono anche bambini piccoli che sono spaventati dagli spari».