Aveva trasferito milioni sui conti delle figlie, ora bloccati. Congelati anche i suoi beni, ma l'uomo sostiene di non dovere nulla a nessuno
BERNA - Un dentista di Berna per anni si è rifiutato ostinatamente di pagare tasse e contributi. Ora il Tribunale regionale di Berna-Mittelland ne ha dichiarato il fallimento. L’uomo, che deve un totale di 485.000 franchi di contributi sociali, non ha mostrato alcun pentimento e ha continuato a opporsi alle richieste delle Autorità.
Anche il suo studio dentistico, che gestiva in un altro cantone, è stato venduto, ma senza saldare i contributi dovuti. Il dentista, che ha trasferito complessivamente sei milioni di franchi sui conti delle sue figlie, considera la sua posizione una legittima critica all'obbligo fiscale. Il Tribunale Federale aveva già respinto il suo ricorso a luglio, come riportano i giornali del gruppo Tamedia.
Durante l'ultima udienza, il 64enne si è presentato inizialmente in aula, ma ha lasciato l'edificio dopo aver consegnato al giudice solo una lettera. Nonostante l'abbandono dell'aula, il giudice Rudolf Huber ha aperto l'udienza. Ora tutti i conti del dentista sono bloccati e i suoi beni sono sotto sequestro finché l’ufficio fallimenti non chiarirà le richieste dei creditori.
A tu per tu con la stampa, il dentista ha definito le tasse un debito non legalmente valido secondo il Codice delle obbligazioni e ha affermato: «Si ha il diritto di non pagarle». Questa argomentazione rifletterebbe le idee tipiche del movimento dei "ribelli fiscali", che mettono in discussione tasse e obblighi statali. Tuttavia, il dentista ha sottolineato di non essere un ribelle e ha dichiarato di aver «servito la Svizzera con le armi in mano».
Le autorità si trovano sempre più spesso a fronteggiare situazioni simili. Sandro Campigotto, capo dell'ufficio fallimentare di Berna-Mittelland, ha dichiarato che affermazioni come «Non ho un contratto con lo Stato» sono sempre più frequenti.
Il dentista è indagato anche per presunta frode contro i creditori, il che potrebbe comportare una multa o addirittura una pena detentiva. L'uomo vive con la moglie in un modesto appartamento in affitto a Berna. Tuttavia, tra il 2010 e il 2013 ha prelevato circa 2,8 milioni di franchi in contanti. Le autorità bernesi stanno ora proseguendo le indagini per determinare l'intero patrimonio del 64enne.