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CAMERE FEDERALICaro-affitti, tutte respinte le richieste della sinistra

28.09.23 - 13:09
Dopo il Nazionale, anche gli Stati hanno bocciato le quattro mozioni che puntavano a istituire un maggiore controllo sulle pigioni.
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Fonte ats
Caro-affitti, tutte respinte le richieste della sinistra
Dopo il Nazionale, anche gli Stati hanno bocciato le quattro mozioni che puntavano a istituire un maggiore controllo sulle pigioni.

BERNA - Nemmeno il Consiglio degli Stati ritiene necessario intervenire nuovamente per combattere il caro-affitti. Come già il Nazionale ieri, anche i "senatori" hanno respinto quattro mozioni della sinistra che puntavano a istituire un maggiore controllo sulle pigioni.

Il tema, come 24 ore prima all'altra Camera, è stato trattato durante una sessione straordinaria, con mozioni dal contenuto di fatto identico. «I cittadini non ne possono più», ha detto Carlo Sommaruga (PS/GE) giustificando la necessità di agire in fretta per frenare il fenomeno.

Con il poker di atti parlamentari, il campo rossoverde chiedeva un controllo degli affitti (periodico, a campione e per regioni), una moratoria sugli aumenti delle pigioni, provvedimenti urgenti per fermare tali incrementi o ancora misure a favore di alloggi a prezzi moderati. In una sorta di déjà-vu con quanto accaduto al Nazionale, tutti sono però stati bocciati con risultati chiari.

«Per il 20% dei redditi più bassi, l'affitto costituisce il 45% del budget a disposizione, una percentuale enorme», ha dichiarato Sommaruga, stando al quale si sta assistendo a una «drammatica evoluzione». I tassi di riferimento sono cresciuti e un ulteriore aumento è all'orizzonte, ha avvertito il ginevrino.

«I salari reali scendono, i premi di cassa malati esplodono e la destra ignora questa dinamica», ha proseguito, allargando l'orizzonte del problema. «E il Consiglio federale cosa fa? Nulla», si è chiesto retoricamente Sommaruga. «Attualmente il meccanismo per proteggere gli inquilini non funziona come dovrebbe», lo ha sostenuto Mathilde Crevoisier Crelier (PS/JU).

È «incomprensibile» che in una situazione del genere non vengano applicati gli strumenti esistenti, ha da parte sua sottolineato Maya Graf (Verdi/BL). Dalla revisione totale della legge sulla promozione dell'alloggio (LPrA), entrata in vigore nel 2003, non sono mai state attuate misure a favore di pigioni a prezzi moderati, che comprendono prestiti senza interesse o a tasso favorevole e fideiussioni, si è lamentata la "senatrice" ecologista.

Gli argomenti della sinistra sono però stati osteggiati dagli altri partiti. «Abbiamo già i mezzi per contrastare gli abusi. Con i controlli automatici non si ottiene niente: il mercato deve restare attrattivo per gli investitori», ha ad esempio fatto notare Hannes Germann (UDC/SH). Non serve un'ulteriore sorveglianza statale, è invece stata la motivazione fornita da Daniel Fässler (Centro/AI).

Contrario alle mozioni pure il consigliere federale Guy Parmelin, il quale ha di fatto ribadito le posizioni esposte nel dibattito di ieri davanti all'altro ramo del Parlamento. Per il ministro vodese, che ha snocciolato tutti i passi intrapresi, non si può assolutamente rimproverare all'esecutivo di essere inattivo sul problema.

Un aumento o una diminuzione del tasso di riferimento non significa automaticamente lo stesso sviluppo per gli affitti, ha comunque rammentato Parmelin. Il capo del Dipartimento dell'economia ha inoltre definito «sproporzionati» alcuni dei provvedimenti rivendicati nelle mozioni, vedasi la moratoria.

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COMMENTI
 

Tirasass 1 anno fa su tio
Un tetto sopra la testa è considerato primario ed è ancorato nella Costituzione. Tutti vi devono poter accedere, essere dignitosi e a prezzi corretti. Il guadagno ci sta perchè uno ha investito e deve anche ammortizzare, ma non fare i gossi perchè la gente ha bisogno. Basta con i permessi x gli alti standing di cui ce ne può importare di meno vista l'inutilità x la gente comune

Royal Oak 1 anno fa su tio
Un immobile é un bene privato, per cui il proprietario é libero di fissare l'importo della pigione. Se il prezzo é troppo alto, é il mercato che interviene se non riesce a trovare conduttori dovrà abbassare le sue richieste per poterlo locare. Lo Stato, il Cantone e i Comuni possono intervenire offrendo alloggi a prezzi moderati per chi ne ha bisogno.
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