È riuscita la raccolta firme a sostegno dell'iniziativa denominata "Sì a un futuro senza esperimenti sugli animali".
Negli ultimi 40 anni gli svizzeri hanno respinto ben quattro iniziative sul tema. L'ultima nel 2022 (con quasi l'80% dei voti).
BERNA - Il popolo svizzero sarà chiamato ancora una volta a votare sulla sperimentazione animale. Oggi sono infatti state depositate presso la Cancelleria federale 127'622 firme a sostegno dell'iniziativa popolare "Sì a un futuro senza esperimenti sugli animali".
Essa prevede di completare l'articolo 80 della Costituzione federale con un divieto di questi ultimi. Farebbero eccezione i provvedimenti che devono essere adottati nell'interesse di uno specifico animale. Sarebbero vietati anche la detenzione, l'allevamento e il commercio di animali a scopo di sperimentazione.
All'origine della proposta c'è l'associazione sangallese IG Tierversuchsverbots-Initiative CH, che ritiene gli esperimenti sugli animali «eticamente e scientificamente inadeguati». A metà ottobre aveva già annunciato di essere riuscita a raccogliere le firme necessarie. Oggi, prima di consegnarle, ha organizzato una veglia silenziosa davanti alla Cancelleria federale, in memoria di tutti gli animali che soffrono durante la sperimentazione.
Basandosi su oltre cento studi, il comitato promotore ritiene gli esperimenti sugli animali eticamente e scientificamente inadeguati. In un comunicato, afferma inoltre che il 95% dei farmaci dichiarati idonei dopo queste pratiche non funziona sull'uomo.
Auspica pertanto esperimenti senza animali e soluzioni alternative come le colture di cellule, tessuti od organi. Nella sua nota, il comitato prosegue sostenendo che ogni anno in Germania 8000 pazienti muoiono per effetti collaterali legati a farmaci presunti sicuri testati sugli animali e che l'81% degli effetti collaterali nell'uomo non è stato rilevato durante la sperimentazione animale.
FNS mette in guardia
Il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS) ha reagito nel pomeriggio mettendo in guardia in un comunicato dalle conseguenze di un divieto. La ricerca svizzera ne risulterebbe indebolita, con possibili trasferimenti all'estero, dove la legislazione è spesso meno severa, rileva. Inoltre, gli esperimenti sugli animali possono essere solo parzialmente sostituiti da metodi alternativi, come le colture cellulari, fa notare.
Il FNS ribadisce anche il principio delle 3R (secondo la terminologia inglese): "replace" (sviluppare metodi alternativi), "reduce" (utilizzare il minor numero possibile di animali pur ottenendo il massimo delle conoscenze) e "refine" (ridurre il più possibile lo stress sugli animali). Sono incoraggiati solo i progetti che seguono questo schema, in base alle più recenti conoscenze, sottolinea.
Tema ricorrente
Dal 1985, il popolo svizzero ha respinto quattro iniziative popolari di analogo tenore, l'ultima delle quali nel 2022 con quasi l'80% dei voti. Nel 2022 il numero di animali utilizzati negli esperimenti è salito a quasi 586'000, con un aumento del 2%. Anche il numero di animali utilizzati in esperimenti che causano dolore significativo è aumentato (+5%), in particolare per la ricerca sul cancro e sulle malattie neurocognitive.