BELLINZONA'Siamo tutte pecore nere': in 500 alla manifestazione anti-razzista
29.09.07 - 17:06
"Intendiamo ribadire - hanno detto negli scorsi giorni i partiti promotori della manifestazione - i valori di solidarietà, fratellanza e uguaglianza che da sempre ci caratterizzano".
29 set 2007 - 17:06 Aggiornamento 25 nov 2014 - 02:58 0
'Siamo tutte pecore nere': in 500 alla manifestazione anti-razzista
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'Siamo tutte pecore nere': in 500 alla manifestazione anti-razzista
"Intendiamo ribadire - hanno detto negli scorsi giorni i partiti promotori della manifestazione - i valori di solidarietà, fratellanza e uguaglianza che da sempre ci caratterizzano".
'Siamo tutte pecore nere': in 500 alla manifestazione anti-razzista
"Intendiamo ribadire - hanno detto negli scorsi giorni i partiti promotori della manifestazione - i valori di solidarietà, fratellanza e uguaglianza che da sempre ci caratterizzano".
BELLINZONA - Le persone e i partiti hanno risposto con forza all'appello lanciato dal Movimento per il Socialismo (MPS) e si sono recati quest'oggi in gran numero, circa 500, a Bellinzona per partecipare alla manifestazione contro il razzismo organizzata proprio dall'MPS insieme alla Gioventù comunista ticinese.
Il ritrovo era per le 15 presso il Piazzale della Stazione di Bellinzona, da dove poi tutti i presenti sono partiti ed hanno sfilato fino ad arrivare in Piazza Governo. Piazza nella quale ha poi preso la parola, tra gli altri, Angelo Zanetti (sindacalista e membro del Movimento per il Socialismo) per ribadire la contrarietà dei presenti alla "propaganda razzista" fatta da alcuni partiti svizzeri.
La mobilitazione di oggi, come hanno spiegato negli scorsi giorni i promotori, era voluta proprio in risposta al clima sociale e politico che, secondo l'MPS, "nelle ultime settimane ha conosciuto un'accelerazione, con toni particolarmente vergognosi". Il riferimento è evidente: "Lega e UDC - hanno affermato i partiti promotori della manifestazione - sfruttando da anni, con la loro propaganda di falsità verosimile, le paure reali della popolazione svizzera, vale a dire la paura degli stranieri".
L'appello era quindi questo: "Rispondiamo con forza alla crescente xenofobia ed al razzismo propagandato dalla politica populista e ignorante".