Gli appassionati della montagna non sembrano aver paura della pandemia.
La situazione però comporta tanti compiti in più per i guardiani.
LUGANO - Logorate dalla passata quarantena, molte persone stanno scegliendo la natura per le vacanze e il tempo libero. Per chi cerca ristoro nelle capanne alpine c’è però qualche regola in più da rispettare quest’anno. «Le persone sono obbligate a portare la propria biancheria da letto. Quando prenotano ne vengono informate», spiega Graziano Berri, responsabile della capanna Cògnora, «Abbiamo fornito del disinfettante, ma il nostro è un rifugio non custodito. Dunque il rispetto delle regole sta alla responsabilità individuale», aggiunge.
Gli avventori dei rifugi non sembrano essere molto preoccupati dal coronavirus: «Ho la sensazione che chi va in montagna non abbia paura. Probabilmente chi ne ha preferisce rimanere a casa», afferma Elena Vanoni, guardiana della capanna Pian di Crest. «Molte persone non percepiscono alcuni aspetti legati al Covid e a volte si dimenticano di mantenere le distanze», concorda Niccolò Scarselli, della capanna Basodino.
La situazione non è facile: «Abbiamo dei costi maggiori poiché il personale lavora a pieno regime. Nonostante la riduzione dei posti, ci sono più mansioni di pulizia da svolgere», dice Scarselli, che aggiunge: «Abbiamo ricevuto poco supporto in questa difficile situazione ma diamo sempre il meglio».
A partire da questa settimana vige l’obbligo, per gli addetti alla clientela, di portare una protezione per il viso: «Dobbiamo lavorare con guanti e mascherina e disinfettare in continuazione», racconta Elena Vanoni, «Noi abbiamo comunque più responsabilità. Per esempio, cerchiamo di dividere i gruppi in modo tale che non mangino nello stesso momento».
L’affluenza però è molto alta. «Ci sono più riservazioni degli anni scorsi e dobbiamo fare rifornimento di cibo e bibite più spesso», afferma Berri. Dello stesso avviso anche Elena Vanoni che spiega: «Se arrivasse qualcuno senza prenotazione sarebbe un problema per quanto riguarda il distanziamento».