Cerca e trova immobili

BELLINZONAIl centro funerario di Carasso alla ricerca del colpaccio

23.07.20 - 21:45
La struttura rientra tra le top 5 di un prestigioso concorso internazionale lanciato dal portale Architizer.
Foto di S.Bossi
Il centro funerario di Carasso alla ricerca del colpaccio
La struttura rientra tra le top 5 di un prestigioso concorso internazionale lanciato dal portale Architizer.
Tante le strutture di culto partecipanti. L'architetto Alberto Fresco, responsabile del progetto: «Un grande onore».

La Casa funeraria Bellinzonese e Carasso rischia di diventare un'attrazione internazionale. Il prestigioso portale d’architettura Architizer (www.architizer.com) ogni anno lancia un concorso internazionale. Migliaia gli edifici selezionati, un po' in tutto il mondo. Per quanto riguarda le strutture di culto, il centro di Carasso è approdato in finale. «Siamo tra le top 5 – afferma Alberto Fresco, uno degli architetti che lo ha progettato –. È un grande onore. Siamo anche un po' sorpresi».

Voto popolare – Le sorti del concorso, ora soggetto al voto popolare, si stabiliranno a fine luglio. Intanto pare che l'opera di Fresco sia ben messa. «Ci stanno votando in tanti. Vincere rappresenterebbe un'immensa soddisfazione anche per l'intera Svizzera italiana». Ma cosa sta piacendo di questo edificio? L'architetto azzarda qualche ipotesi. «Col collega Juan Campopiano, e col nostro team, abbiamo creato un involucro particolarmente ermetico. Con un cenotafio evidente, vale a dire un monumento sepolcrale che solitamente e storicamente viene eretto per ricordare una persona o un gruppo di persone sepolte in altro luogo». 

Dal negativo alla leggerezza – Ma c'è dell'altro. «La morte ha una connotazione negativa. La struttura di Carasso, in un certo senso, è stata realizzata, nelle forme e nei colori, per dare un po' di leggerezza a chi sta vivendo il momento difficile della perdita di una persona cara».

Il budget non conta – Il progetto, concluso nel 2017, è costato circa 2 milioni di franchi. Un budget ridotto, considerando la sua imponenza. «Anche per questo siamo stupiti di fronte alla possibilità che ci viene offerta. Ricordo che le pretese iniziali non erano tanto alte. Eppure sembra che abbiamo lasciato il segno».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE