L'incidente avvenuto a maggio è stato riferito alle autorità con un mese di ritardo e ha avuto strascichi fino a oggi.
Il Municipio rassicura la popolazione sulla potabilità dell'acqua e inoltra denuncia penale al Ministero Pubblico per l'infrazione alla Legge federale sulla protezione delle acque.
SOLDUNO - L'incidente è avvenuto lo scorso mese di maggio. Ma cinque mesi dopo è ancora fonte di strascichi. Stiamo parlando dell'accidentale dispersione di olio combustibile avvenuta a Solduno durante dei lavori di manutenzione a una cisterna di una casa privata. Una dispersione che, però, non è stata immediatamente comunicata alle autorità. «Questo - precisa il Municipio in una nota - ha permesso un ulteriore progressivo avanzamento dell’inquinamento nel sottosuolo della zona interessata, che si trova a qualche centinaio di metri dall’area di protezione della captazione dell’acqua potabile della Morettina».
Fortunatamente, però, gli idrocarburi non hanno raggiunto la falda: «L'acqua dei pozzi - sottolinea il capodicastero Sicurezza, Genio civile e Acqua potabile Niccolò Salvioni - è rimasta ed è costantemente potabile e priva di tracce d’idrocarburi. È fondamentale proseguire l’attività di controllo e di contenimento dei rischi, cosicché, oltre a garantire un costante ineccepibile approvvigionamento idrico della Città, si possano evitare danni maggiori».
Ma gli strascichi di questo affare, non si sono limitati alle misure sul campo e all'osservazione. Il Municipio di Locarno, infatti, ha deciso d'inoltrare al Ministero pubblico una denuncia penale per l'infrazione alla Legge federale sulla protezione delle acque, costituendosi inoltre quale accusatore privato in tale ambito.
I diversi attori interessati dall’inquinamento e le rispettive compagnie assicurative, stanno discutendo in modo costruttivo anche allo scopo di ridurre per quanto possibile i danni passati (ed eventualmente anche quelli futuri) alla cosa pubblica.