La donna, una 30enne polacca, dovrà passare 30 mesi dietro le sbarre
MENDRISIO - Una cittadina polacca di 30anni è stata oggi condannata a scontare trenta mesi di carcere e l'espulsione dalla Svizzera per cinque anni per aver preso parte - con altre persone - alla truffa del “falso poliziotto”.
Lo ha deciso la Corte delle Assise criminali di Mendrisio, come riportato dalla Regione, confermando le accuse di «truffa ripetuta e tentata».
La donna, nel corso di due episodi diversi tra maggio e settembre 2022, ha sottratto illecitamente quasi 118’000 franchi a un’anziana di Lugano, e tentato di sottrarne 87’000 a un’altra vittima. Per altri episodi in cui si pensa fosse coinvolta non vi erano invece prove a sufficienza.
Durante il processo, l'accusa ha sottolineato «la crudeltà» di questo tipo di truffa, che prende di mira le persone anziane (dicendo loro che un parente stretto ha subito un grave incidente), provocando in loro uno shock emotivo.
È poi emerso anche il ruolo della 30enne, che ha diverse condanne a suo carico (emesse anche all'estero), e che non è altro che una pedina («l'ultima ruota del carro») all’interno di una più grossa rete criminale.