Nella Svizzera italiana attorno ai rettangoli da gioco spesso ci sarebbero muri e pali spigolosi. Le distanze? Spesso non rispettate.
CANTONE - Il Taverne calcio ha forse aperto una nuova via. Anche se non tutti potranno permettersi l'investimento del club sottocenerino. Fatto sta che il campo è stato letteralmente circondato da supporti protettivi in gomma dura. Per evitare episodi come quello che il 22 ottobre 2022 si verificò al Pian Scairolo, quando un calciatore sbattè la testa contro un muretto. «Non abbiamo dimenticato quel fatto – rammenta Marco Baroni, responsabile delle infrastrutture per la Federazione ticinese di calcio (e con un ruolo anche a livello nazionale) –. Troppi campi della Svizzera italiana sono circondati da ostacoli da brivido».
Sensibilizzazione – E così Baroni, in collaborazione con l'ufficio prevenzione infortuni (upi), sta cercando di sensibilizzare le società calcistiche in tal senso. «La distanza di sicurezza di un possibile ostacolo – fa notare Pascal Agostinetti, portavoce dell'upi per la Svizzera meridionale – dovrebbe sempre essere di almeno tre metri dalla linea di gioco. Non possiamo obbligare un club o un Comune a fare degli investimenti importanti, anche se a volte bastano piccoli accorgimenti. È importante promuovere uno sport sano e con meno pericoli. Non dimentichiamoci che il calcio è lo sport che registra in Svizzera il maggior numero di infortuni, ogni anno 80'000 persone si infortunano».
«Non aspettiamo che ci scappi il morto» – «Certo – riprende Baroni –, i casi come quello del Pian Scairolo sono relativamente rari. Però non dobbiamo aspettare che ci scappi il morto o il ferito grave. Ci sono campi che si trovano in zone abitate, nei nuclei. E lì architettonicamente c'è poco da intervenire. Ho visto campi in cui c'è un muro a meno di due metri. Ecco, dove non si può rispettare la distanza dei tre metri, auspichiamo un intervento da parte di chi si occupa dei campi. Il calcio è uno sport di corsa e di contrasti. Bisogna fare in modo che se un giocatore "vola" fuori dal campo sbatta perlomeno su una superficie che lo protegge. Ci sono pericoli soprattutto dietro le porte. Ma anche sulle corsie laterali».
«Coscienza e responsabilità» – Il Taverne, nonostante la regola dei tre metri fosse ampiamente rispettata, ha voluto spingersi oltre. Il suo "bordo campo" è completamente gommoso. Comprese le balaustre per gli spettatori. A tappezzare la struttura è stata la Speedy Safe. «La nostra – precisa il responsabile commerciale Andrea Brovedani – è un'azienda che promuove uno sport sicuro. A stima circa il 60-70% dei campi in Ticino avrebbe bisogno di una messa in sicurezza. Posso sembrare di parte, ma è una questione di coscienza e di responsabilità».
La questione dei costi – Oltre l'80% dei campi del Ticino e del Moesano è di proprietà comunale. Il resto di Patriziati o privati. «Molti vanno in ansia di fronte ai possibili investimenti da fare – spiega Brovedani –. Però c'è Sport Toto che sostiene questo genere di progetti nella misura del 35%. Inoltre i risvolti in gomma possono essere coperti da sponsor. Insomma, basterebbe cambiare un po' la mentalità per fare stare tutti un po' più tranquilli».