I lavori promossi dalla Fondazione del Parco del Piano di Magadino.
GUDO - Una nuova iniziativa di valorizzazione del territorio ha preso piede lungo il tratto di ciclopista concluso nel 2024 dalla Divisione delle costruzioni in zona Quadrelli, a Gudo. La Fondazione del Parco del Piano di Magadino ha infatti dato il proprio contributo con una serie di interventi che puntano a rendere il percorso ciclabile ancora più sostenibile.
Negli ultimi mesi, la Fondazione ha svolto un importante lavoro di gestione delle aree naturali e protette, con particolare attenzione alla gestione delle neofite invasive, per garantire la biodiversità del territorio circostante.
In collaborazione con il Dipartimento del Territorio, «la Fondazione ha elaborato un progetto mirato a ripristinare e sistemare le aree naturali lungo il nuovo tratto ciclabile», si legge in una nota stampa. «L’intervento non si è limitato alla cura del verde, ma ha anche promosso la fruibilità del percorso, migliorando l’esperienza degli utenti e arricchendo la biodiversità della zona».
«Tra le novità più apprezzate, spicca un rifugio per insetti, pensato appositamente per favorire la vita di questi piccoli ma fondamentali esseri viventi». A questo si aggiunge una fontana e delle sedute in pietra, le cui superfici sono state naturalmente levigate dallo scorrere del fiume Maggia. «Questi elementi fungono quale punto di ristoro per i ciclisti, che possono così rinfrescarsi e godere di una sosta nel cuore della natura. Il tratto di ciclopista è stato arredato con una variegata piantagione di arbusti e alberi autoctoni, unitamente a prati fioriti. Non meno importante è la presenza di un simbolo del passato che si fonde con il presente: un pezzo di binario arrugginito, testimonianza dei vagoni che trasportavano il materiale ai tempi della grande bonifica del Piano di Magadino».
Un altro intervento di rilievo, in realizzazione, è un murales su un vecchio muro di sostegno che ha assunto una nuova vita. Il murales include anche il logo della Fondazione del Parco del Piano di Magadino, segno tangibile dell’impegno dell’organizzazione nel valorizzare il territorio.
Questi interventi, che si inseriscono all'interno di una visione di sostenibilità e di promozione del patrimonio naturale, «hanno l’obiettivo di rendere il percorso ciclabile non solo un luogo di passaggio, ma un’esperienza immersiva, che coniuga il benessere dell’ambiente con la fruizione da parte della comunità».
Per il direttore della Fondazione del Parco del Piano di Magadino Giovanni Antognini si tratta di un altro tassello «nella valorizzazione delle risorse naturali e culturali del nostro territorio, con interventi che uniscono la tutela dell’ambiente e la fruizione del paesaggio. Da sottolineare che per la manutenzione di quest’area sarà importante la collaborazione con la città di Bellinzona, la quale ha già dato la sua disponibilità in questo senso».