Da Lumino fino al Lucomagno, lungo un sentiero spettacolare che sarà agibile dal 2024.
BELLINZONA - Un percorso fra cielo, montagna e neve che passa dalle vette alte più di 3'000 metri e dagli ultimi ghiacciai del Ticino.
È questa la Via Alta CRIO, la terza Via Alta assieme a quella di Vallemaggia e Idra, che percorre le montagne settentrionali del nostro Cantone e che sarà agibile a partire dall'estate 2024.
Un camminamento che ha richiesto ben 4 anni di preparativi e che si divide in 10 tappe, 100 chilometri, 10'000 metri di dislivello e 10 capanne lungo un tracciato che da Lumino porta fino al Passo del Lucomagno.
«I lavori sono stati intensi in quanto, oltre a marcare il percorso, hanno compreso la realizzazione di un bivacco per suddividere la tratta che collega il Rifugio Giümela alla Capanna Quarnei. Il bivacco, con i suoi 10 posti letto, si trova sul Piano della Parete a una quota di 2'725 metri», spiega l'Associazione Via Alta Crio composta dalle 7 società proprietarie delle capanne e dei rifugi presenti sul tracciato.
«La Via Alta CRIO è un percorso destinato a escursionisti che hanno una solida preparazione poiché le difficoltà delle varie tappe possono raggiungere anche il grado T6 della scala escursionistica (che va da T1 a T6)», spiega sempre l'Associazione che parla di «un viaggio incredibile e l’opportunità di far conoscere le montagne del Ticino a un pubblico di appassionati sempre più vasto ed esigente. Un sistema online facilita la prenotazione di tutte le capanne presenti lungo il percorso e dà la possibilità di visionare i posti ancora disponibili».
In viaggio lungo la Via Alta CRIO
La via parte da Lumino e, dopo aver attraversato le selvagge valli di Cresciano e Osogna, raggiunge la capanna Cava in Val Pontirone. Da qui, lungo un passaggio in obliquo su una parete (Senda del Bo), si raggiunge il piccolo Rifugio Giümela. Da qui partono due fra le tappe forse più emozionanti e impegnative della Via che, in un susseguirsi di creste e vette oltre i 3'000 m portano alla Capanna Quarnei dopo aver pernottato nel suggestivo Bivacco al Piano della Parete. Il percorso passa alle pendici l’Adula e dall’omonima capanna per risalire in cresta e superare gli ultimi impegnativi tremila della serie. Giunti al Rifugio Scaradra i verdi pascoli accompagnano l’escursionista alla Capanna Motterascio e alla Capanna Scaletta da dove, superando un’altra interessante cresta, si arriva alla Capanna Bovarina.