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Sindacati pronti a manifestare contro i tagli: «Manovra irresponsabile»

CANTONESindacati pronti a manifestare contro i tagli: «Manovra irresponsabile»

08.11.23 - 14:03
Incontro fra le parti sociali oggi a Bellinzona che apre la strada alla manifestazione prevista per il prossimo 22 novembre.
Ti-Press (Alessandro Crinari)
Sindacati pronti a manifestare contro i tagli: «Manovra irresponsabile»
Incontro fra le parti sociali oggi a Bellinzona che apre la strada alla manifestazione prevista per il prossimo 22 novembre.

BELLINZONA - Parti sociali unite e coese, in vista della manifestazione prevista in quel di Bellinzona il 22 novembre prossimo.

Oggetto dell'azione sindacale saranno le misure di risparmio proposte dal Governo cantonale lo scorso 18 ottobre e che toccheranno da vicino il personale pubblico.

Si è tenuta proprio oggi nella capitale cantonale una conferenza stampa congiunta a cui hanno preso parte il Vpod Ticino, l'Ocst e il Segretario cantonale dei Sindacati Indipendenti Ticinesi (SIT).

«Piazza necessaria»

«La forza d’urto della piazza risulta necessaria affinché l’opinione pubblica sia a conoscenza degli scenari nefasti che il taglio dei servizi e dei salari dei dipendenti pubblici produrrà nella società», chiosa il Segretario cantonale dei Sindacati Indipendenti Ticinesi (SIT) Mattia Bosco, «gli strumenti propri dell’azione collettiva e della mobilitazione di piazza siano ora più che mai giustificati» a viso della «scandalosa riduzione della spesa pubblica a disposizione nel campo sociale, sanitario, formativo e della sicurezza».

«Tagli pericolosi e sbagliati»

«Siamo qui per avviare il movimento di opposizione ai tagli proposti dal governo che consideriamo pericolosi e sbagliati», spiega invece Xavier Daniel vicesegretario cantonale dell'Ocst, «pericolosi perché rappresentano un esempio pessimo di gestione, lo predichiamo alle aziende: i risparmi vanno operati sugli sprechi, non sul personale. Sono sbagliati perché vanno a calpestare il settore sociosanitario e socio-educativo e a peggiorare i servizi dei quali beneficiano tutti i cittadini, specialmente i più fragili».

«Si colpisce chi lavora per noi»

Giulia Petralli del Vpod parla invece di «una manovra irresponsabile che colpisce pesantemente tutte quelle persone che giornalmente si adoperano per garantirci dei servizi pubblici di qualità. Persone che oggi ci confessano di sentirsi sminuite, frustrate e pesantemente preoccupate per le loro condizioni lavorative, ma anche per le stesse prestazioni che forniscono giornalmente all’utenza».

Dopo l'azione di piazza del 22 novembre, si pensa già alle strategie del “dopo”: «Valuteremo altre mobilitazioni, forse delle azioni simboliche, magari degli scioperi. Infine, una volta avvenuta la discussione parlamentare dovremo valutare anche se fare uno o più referendum al fine di portare la popolazione a votare sulle conseguenze del decreto Morisoli», conclude Petralli.

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COMMENTI
 

Righe76 1 anno fa su tio
Tanto assumerebbero dall’estero lo stesso!!

John Wayne 1 anno fa su tio
Ovviamente sono intoccabili per i sindacati, anche perché stipendio fermo = nessun cambio classe per l'esosa ed inutile tassa sindacale, questi hanno già fatto i conti su quanto incassano annualmente da tizio o caio calcolando lo scatto! Scatto che un normale dipendente non vede (giustamente, lo scatto va guadagnato con i fatti). Perché secondo i sindacati e sindacalisti che siedono in GC (piove sempre sul bagnato) bloccare lo scatto automatico o fermare per 5 anni lo scatto a funzionari dirigenti è un sacrilegio? Intanto abbiamo il caro ex-DSS (caro amico finché ha fatto comodo a tanti compagni) che si gode la pensione bella piena, come se la gode il funzionario dirigente che ha preso appunti e tutti quelli che sapevano ma hanno taciuto.

andrea28 1 anno fa su tio
In un cantone che ha il maggior numero di posti di lavoro rispetto alla popolazione e il tasso di disoccupazione bassissimo, come mai i conti dello Stato sono in rosso? Non dovremmo aver soldi a palate? Cosa c'é che non quadra? Sono i 20 milioni di tagli al personale che forse si risparmieranno a mettere a posto le cose? O le peggioreranno? Non si rischia di innescare un effetto di emulazione dove tutti i datori di lavoro si sentiranno autorizzati a diminuire gli stipendi? Vogliamo veramente aumentare ancora il divario tra Ticino e Svizzera interna, facendo scappare tutti i giovani diplomati come succede in Italia? Non é si cerca di nascondere l'inadeguatezza della classe politica con proposte populiste?

Livio 1 anno fa su tio
Esatto, non capisco perché continuano a restare presso l’ente pubblico non mi risulta che sono obbligati !

Jocaalje 1 anno fa su tio
Ma basta: i dipendenti cantonali possono permettersi di non aver nessun rincaro dello stipendio…. Con quello che prendono già ora, possono sicuramente dormire sonni tranquilli: il potere d’acquisto non è intaccato. Guadagnano già abbastanza. Basta ora con ste lamentele. Licenziatevi se non siete contenti e andate nel privato. Io sono pronto allo scambio.

Olly 1 anno fa su tio
Risposta a Jocaalje
ci sono posti nel privato che guadagnano ben di + che al cantone, persone con la stessa formazione, qualità e competenze..... Penso che ogni situazione è diversa e va analizzata e compresa. Poi ognuno libero di esprime la sua rabbia e le sue ingiustizie vissute!!

Tirasass 1 anno fa su tio
Risposta a Jocaalje
Se il bilancio cantonale è così in rosso allora che contribuiscano tutti, non solo gli statali. Forse non sei al corrente ma di queste misure gli statali ne hanno pagate oltre 20 negli ultimi 30 anni. Vogliamo un servizio pubblico non da repubblica delle banane? Lo dobbiamo finanziare, compresi salari buoni e pensioni.

airman21 1 anno fa su tio
Risposta a Tirasass
Dunque non ho capito? Siccome il cantone è in rosso e ha un problema strutturale, non è una questione contingente di un anno, si tratta che questo Cantone non è attrattivo e con conti fuori controllo in continua crescita! Dunque cosa facciamo alziamo le tasse per continuare a finanziare il settore pubblico con la retorica che deve garantire qualità ? Ma chi misura sta qualità ? Io non ho percepito ne peggioramento ma nemmeno miglioramento , dunque se aumenta la spesa e il numero di personale mi aspetterei migliori servizi. Ad ogni modo il punto qui oltre a discutere, è rendersi conto che i dipendenti pubblici difendono il loro ma forse dovrebbero guardare oltre la propria scrivania a guardare al bene di questo Cantone ma ormai non ci credo e stiamo andando verso un sistema simile all’Italia non per nulla che sia giovani, sia aziende sia grandi contribuenti emigrano in altri Cantoni. Andate pure in piazza ma i conti vanno messi a posto.

Jocaalje 1 anno fa su tio
Risposta a Tirasass
Nella “repubblica delle banane”, fidati si sta meglio; non c’è invidia ma esiste solidarietà, qui si arricchisce sempre la stessa persona o società. Li si vive e ci si diverte con meno.

Jocaalje 1 anno fa su tio
Ma basta…… i dipendenti cantonali possono permettersi di non aver nessun rincaro dello stipendio…. Con quello che prendono già ora, possono sicuramente dormire sonni tranquilli: il potere d’acquisto non è intaccato. Guadagnano già abbastanza. Basta ora con ste lamentele. Licenziatevi se non siete contenti e andate nel privato. Io sono pronto allo scambio.

lube1 1 anno fa su tio
Risposta a Jocaalje
Deve solo concorrere ...

Jocaalje 1 anno fa su tio
Risposta a lube1
….. e raccomandazioni😉
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