Il sondaggio e le testimonianze. Tanti i peccatori, ma ancora di più i virtuosi
LUGANO - Sono bastati tre mesi per tastare il polso di un problema evidentemente endemico e di difficile soluzione. Sì, perché in questo lasso di tempo relativamente breve - come testimonia l'esito della campagna "Distratti mai" appena conclusasi -, sono state emesse ben 1'425 contravvenzioni per guida per chi è stato pizzicato con il telefonino al volante.
Quello della dipendenza dei dispositivi elettronici è insomma un problema che si trascina anche in ambiti in cui entra in gioco l'incolumità propria e degli altri. E che riguarda una grossa fetta della popolazione. A dimostrarlo, d'altra parte, è anche il sondaggio che abbiamo voluto sottoporre ai nostri lettori, dal quale emerge una fotografia molto nitida (nonostante non abbia validità ai fini statistici) della situazione sulle nostre strade.
Alla domanda "Usi il telefonino alla guida?" le risposte (al momento in cui viene scritto questo articolo) sono le seguenti:
Ciò significa che oltre una persona su 10 lo ha fatto almeno una volta nella vita. I principali colpevoli di questo utilizzo sono ovviamente social e app di messaggistica, seguono l'uso della fotocamera e la possibilità di guardare video se non proprio interi film (come ha ammesso il 2% dei votanti).
Tra i cinefili al volante c'è chi ha voluto, forse cercando di giustificare le proprie azioni, offrirci (in forma anonima) il proprio parere in merito ai controlli appena eseguiti.
M.*: «Io sono tra quelli che usano il cellulare alla guida, ma non mi sento di mettere a rischio nessuno. Ogni giorno mi trovo incolonnato nel tragitto casa-lavoro e viceversa. Trascorro in coda ore ed ore della mia vita. In prospettiva sono giorni, mesi... Il solo pensiero è... angosciante. Per ammazzare in tempo ho preso l'abitudine di guardarmi dei film. Attenzione, non lo faccio mentre l'auto è in moto, ma durante il tempo che sono fermo in colonna. Il tempo trascorre più velocemente ed evito di ingoiare veleno. Quando si riparte metto stop».
Non ha scelto l'anonimato invece chi la strada la vive in un altro modo e che invece condanna fermamente l'uso del telefono al volante.
Antonio: «Dovrebbero esserci più controlli. La gente non ha idea di quanto metta a rischio gli altri prendendo in mano quel maledetto telefonino mentre è alla guida. Lo dico da motociclista che ogni giorno si reca al lavoro sulle due ruote. Vedo continuamente gente che sbanda, frena a casaccio, invade le corsie. Non penso di esagerare dicendo di rischiare quotidianamente la vita per colpa di questi dispositivi. Sembra che guardare la strada sia diventato un optional».
J*: «Nel tragitto casa lavoro mi sposto in bicicletta e, a Bellinzona, negli orari di punta supero le varie colonne. Non ce n'è uno che non sia al telefono. La gente non chiama... usa il telefono per guardare i propri profili».
Al "confessionale" si è affacciato anche un altro "peccatore", questa volta pentito.
G.*: «Io non riesco a sopportare i tempi morti e in Ticino siamo in colonna o al semaforo quasi costantemente, e allora mi casca la mano sullo smartphone: un messaggino, un paio di swipate su Instagram, qualche video... a volte mi metto pure a giocare. È vero che lo faccio quando sono fermo, o quasi, e quindi non penso di mettere in pericolo nessuno, ma sarei disonesto se dicessi che non ha influenza sul mio modo di guidare. Purtroppo però è più forte di me».
*nomi noti alla redazione