Il comitato: «Un messaggio chiaro al Municipio, al Consiglio comunale e a Teris SA».
LUMINO - Sono più di 1'500 le firme consegnate alla cancelleria di Lumino e raccolte dal comitato contrario all'inceneritore. Si tratta, si legge nel comunicato firmato dal gruppo, di «un nuovo, importante e chiaro messaggio indirizzato al Municipio, ma non solo. L’appello riguarda infatti direttamente anche il Consiglio Comunale di Lumino e la ditta Teris SA».
Al progetto «è già stato dato un diniego alla licenza edilizia da parte del Municipio e alla serata pubblica organizzata a Lumino da Teris SA la stragrande maggioranza dei numerosissimi presenti in palestra ha chiaramente espresso la propria contrarietà “all’inceneritore”». A ciò ha fatto seguito una lettera aperta «con la quale noi promotori della petizione abbiamo chiesto a Teris SA di dar prova di buon senso e di rinunciare a presentare una nuova domanda di costruzione per “l’inceneritore” previsto a Lumino – poco importa il combustibile utilizzato (legno di scarsa qualità/legno naturale) – evitando nel contempo di dar vita a un inutile, dannoso e ingiustificato scontro con la popolazione».
Il Gran Consiglio, nella sessione di giugno, «si è interessato al tema ed ha approvato un emendamento del Movimento per il socialismo volto a fare in modo che ogni credito a favore di centrali alimentate con legname usato dovrà essere subordinato all’accordo di tutti i municipi della zona».
Le richieste
Municipio - Chiediamo al Municipio di ascoltare e di tenere debitamente in considerazione l’appello fatto dalle oltre 1'500 persone firmatarie della petizione che, esprimendo preoccupazione per le conseguenze sia sulla salute della popolazione residente a pochi passi “dall’inceneritore” sia sull’ambiente e sul territorio, si aspettando dall’Esecutivo comunale un rapido intervento: