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LUMINOOltre 1'500 firme contro l'inceneritore

08.07.24 - 13:29
Il comitato: «Un messaggio chiaro al Municipio, al Consiglio comunale e a Teris SA».
No inceneritore
Fonte No inceneritore
Oltre 1'500 firme contro l'inceneritore
Il comitato: «Un messaggio chiaro al Municipio, al Consiglio comunale e a Teris SA».

LUMINO - Sono più di 1'500 le firme consegnate alla cancelleria di Lumino e raccolte dal comitato contrario all'inceneritore. Si tratta, si legge nel comunicato firmato dal gruppo, di «un nuovo, importante e chiaro messaggio indirizzato al Municipio, ma non solo. L’appello riguarda infatti direttamente anche il Consiglio Comunale di Lumino e la ditta Teris SA».

Al progetto «è già stato dato un diniego alla licenza edilizia da parte del Municipio e alla serata pubblica organizzata a Lumino da Teris SA la stragrande maggioranza dei numerosissimi presenti in palestra ha chiaramente espresso la propria contrarietà “all’inceneritore”». A ciò ha fatto seguito una lettera aperta «con la quale noi promotori della petizione abbiamo chiesto a Teris SA di dar prova di buon senso e di rinunciare a presentare una nuova domanda di costruzione per “l’inceneritore” previsto a Lumino – poco importa il combustibile utilizzato (legno di scarsa qualità/legno naturale) – evitando nel contempo di dar vita a un inutile, dannoso e ingiustificato scontro con la popolazione».

Il Gran Consiglio, nella sessione di giugno, «si è interessato al tema ed ha approvato un emendamento del Movimento per il socialismo volto a fare in modo che ogni credito a favore di centrali alimentate con legname usato dovrà essere subordinato all’accordo di tutti i municipi della zona».

Le richieste

Municipio
- Chiediamo al Municipio di ascoltare e di tenere debitamente in considerazione l’appello fatto dalle oltre 1'500 persone firmatarie della petizione che, esprimendo preoccupazione per le conseguenze sia sulla salute della popolazione residente a pochi passi “dall’inceneritore” sia sull’ambiente e sul territorio, si aspettando dall’Esecutivo comunale un rapido intervento:

    • modificando l’articolo 24 del Regolamento edilizio comunale, o di adottare un’apposita (nuova) disposizione, che vieti espressamente la realizzazione di centrali termiche / termoelettriche
    • adottando una zona di pianificazione
La modifica del Regolamento edilizio è pensata per impedire qualsiasi tipo di progetto futuro indipendentemente dal combustibile utilizzato: legna di scarsa qualità, legno vergine, ecc… . Per noi e per le oltre 1'500 persone che hanno sottoscritto la petizione è un no a qualsiasi progetto, poco importa il combustibile utilizzato, visto che la zona è densamente popolata (Scuole elementari e medie, asilo, abitato di Lumino e Castione, pozzo di captazione, pista ciclabile, ….)
Le stesse richieste sono oggetto anche di una mozione, datata 17 giugno 2024 dal titolo “Salvaguardiamo la qualità dell’aria, la qualità di vita della popolazione di Lumino e proteggiamo il nostro territorio! NO ALL’INCENERITORE A LUMINO”, firmata da tutti i Consiglieri comunali di Centro, Rossoverdi e UDC.
Auspichiamo che il Municipio tratti la citata Mozione con la massima priorità e nel mentre, poiché si tratta di una sua competenza, adotti con la medesima priorità la zona di pianificazione.

Consiglio comunale
-
Chiediamo al Consiglio comunale, appena il Municipio avrà licenziato il Messaggio relativo alla mozione “Salvaguardiamo la qualità dell’aria, la qualità di vita della popolazione di Lumino e proteggiamo il nostro territorio! NO ALL’INCENERITORE A LUMINO”, di accogliere le richieste contenute nella Mozione.

Teris SA
-
Ribadiamo la richiesta a Teris SA, con ancor più vigore, di dar prova di buon senso e di rinunciare a presentare una nuova domanda di costruzione per “l’inceneritore” previsto a Lumino – poco importa il combustibile utilizzato (legno di scarsa qualità/legno naturale) – evitando nel contempo di dar vita a un inutile, dannoso e ingiustificato scontro con la popolazione. Teris SA è un’azienda para-statale e non può venire meno, al di là delle strategie di business, all’ascolto delle richieste e delle preoccupazioni della popolazione.

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