Francesco Panzini (Vapko Ticino) spiega i perché della magra stagione. Quindi sulla penuria di antidoto per la falloide: «Non rischiate»
LUGANO - Non sarebbe un fungiatt doc se rivelasse il luogo della scoperta. Ma il ritrovamento in sé, quello è ovviamente un trofeo da esibire. Ed ecco quindi giungere in redazione l'immagine di questo bel porcino del peso di oltre 1,3 chili. Non un record, ma sicuramente degno di nota. Anzi, eccezionale per la stagione visto che, contrariamente a quanto accade di solito, di foto simili quest'anno ne stiamo vedendo veramente poche.
«Esemplari rari» - «Anche se ne sono stati trovati di più grandi, non vuol dire che un porcino di siffatta stazza non sia un'eccezione. Sono esemplari rari», ci conferma il presidente della Vapko svizzera italiana (l'Associazione degli organi ufficiali di controllo dei funghi), Francesco Panzini. «Si vede che questo boletus aveva le condizioni ideali per crescere, quindi un clima riparato e caldo e acqua a sufficienza».
«Annus horribilis» - Che l'annata non sia delle migliori ce lo conferma lo stesso Panzini. «Se va avanti così può dirsi conclusa prima ancora che sia decollata. Anche perché, ormai, inizia ad affacciarsi la prima neve. Settimana scorsa se n'è vista già in Leventina». Le ragioni di questa magra sono presto dette: «Da una parte è stato un anno siccitoso, dall'altra ha piovuto tantissimo, ma nel momento sbagliato e nella maniera sbagliata», chiosa l'esperto. «Tutti i boschi sono stati "lavati". Piogge torrenziali come quelle che abbiamo avuto a inizio estate sono il peggio che possa capitare per i funghi. Poi ci si è messo anche il vento, tra i peggiori nemici dei nostri miceti. Insomma, un annus horribilis. Da dimenticare».
A sfregarsi le mani restano coloro che i funghi li importano e li vendono. «I prezzi saranno ben salati. L'unica è puntare sui Grigioni. Qui da noi è dura».
«Questa brama non si giustifica» - Panzini non nasconde infine una certa preoccupazione per l'annunciata penuria dell'antidoto per l'amanita falloide: «È preoccupante. Speriamo che la gente abbia l'accortezza di far controllare questi funghi. In Ticino il servizio è anche gratis. Non vedo perché non usufruirne».
Come al giorno d'oggi si faccia ancora a cadere in..."falloide", se lo chiede anche lui: «È quello che ci domandiamo. Questa brama di mangiare i funghi non trova giustificazione. Siamo nel periodo in cui registriamo il maggior numero di controlli. Quest'anno ne ho fatti 16/17 contro i 50/60 degli altri anni. Poi non stupiamoci se qualcuno finisce in ospedale».
E più che un'eccezione sembra essere una regola: «Ogni anno, quei due o tre intossicati da falloide li abbiamo sempre. L'ignoranza non paga. Ci sono i controlli? Sfruttateli».