Da chi traffica stupefacenti a chi trasporta valuta eludendo i controlli, ciò che non manca è la fantasia. Il bilancio del 2023 al confine
CHIASSO/COMO - Nelle buste della spesa, nascoste tra gli indumenti, nelle scatole dei biscotti, perfino nelle mutande. Oltre al contante, non manca di certo la fantasia a chi cerca di eludere i controlli doganali per trasportare valuta tra Svizzera e Italia. E lo si evince in modo chiaro dal comunicato di bilancio annuale dei controlli effettuati dalla Guardia di Finanza di Como, pubblicato questa mattina.
Nel 2023, presso i valichi di confini con la vicina Penisola, le autorità italiane hanno intercettato complessivamente circa 15 milioni di euro, sequestrandone 1,5 milioni. In un caso, citato nella nota, un viaggiatore è stato pizzicato con addosso 100mila euro. A smascherarlo è stato il fiuto di un cosiddetto "cash dog". I contanti erano occultati sotto la biancheria intima dell'uomo che «nonostante l’elevato quantitativo di banconote trasportate il fermato appariva per nulla turbato e addirittura incredulo di quanto rinvenuto».
Quello della fantasia è però uno strumento in dotazione anche a chi trasporta sostanze stupefacenti. In questo caso, a meritarsi la citazione come esempio nel comunicato è un cittadino di etnia cinese, oggetto di un controllo a bordo di un convoglio in sosta a Chiasso. L'uomo aveva con sé diverse scatole contenenti abbigliamento di vario genere, pronte per essere spedite via posta. E fino a qua nulla di anomalo, ma l'atteggiamento dell'uomo e il suo apparente distacco ha insospettito le autorità, che hanno così deciso di controllare a fondo il bagaglio e hanno rinvenuto - nelle intercapedini delle confezioni - oltre 5 kg di sostanze stupefacenti.
L'attività di contrasto al traffico di stupefacenti, nel 2023, si è tradotta in 9 arresti e 21 denunce a piede libero. A prestarsi meglio di ogni altro sistema all'occultamento delle sostanze sono però le automobili. Il caso di una donna, fermata al valico di Brogeda, è quantomai eloquente. Lei «rispondeva puntualmente alle domande» ma all'interno dell'abitacolo della vettura c'era un'anomalia strutturale, «impercettibile» ma, evidentemente, non abbastanza. Da qui l'intervento dei "cacciavitisti" della che in un vano ricavato sotto la scocca hanno rinvenuto buste di ecstasy per un totale di 55 kg.