La Commissione amministrativa del Tribunale d’appello non ha però ravvisato la presenza di una situazione di mobbing.
BELLINZONA - Novità importanti sulla vicenda di mobbing che aveva colpito Tribunale penale cantonale (TPC). In particolare per una segnalazione per possibili molestie inoltrata da una collaboratrice del TPC verso una collega.
La Commissione amministrativa del Tribunale d’appello (CA) ha fatto chiarezza attraverso un comunicato pubblicato questo pomeriggio. «Quale misura di natura organizzativa volta ad alleviare le tensioni in seno al TPC, la CA ha disposto, con l'accordo dell'interessata e raccolto il consenso del Ministero Pubblico, il suo trasferimento presso quest'ultima Autorità a far tempo dal 1° gennaio 2025».
Ma non è tutto. «Tenuto conto degli elementi agli atti e, in particolare, degli accertamenti preliminari effettuati su mandato del Consiglio di Stato dall’avvocato Maria Galliani, la CA non ha ravvisato la presenza di una situazione di mobbing, ovvero di atti di persecuzione psicologica perpetrati sistematicamente e per lungo tempo», si legge in una nota stampa. «Dall'analisi degli atti sono tuttavia emersi degli aspetti di minore gravità, che hanno portato negli scorsi giorni all'adozione di un provvedimento di competenza della CA».