Sembra recente la comparsa di venditori porta a porta di questi attrezzi, reperibili anche su alcuni portali di annunci online.
STABIO/MENDRISIO - Ci mancavano anche le motoseghe contraffatte. Come quelle trovate venerdì scorso dagli agenti dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), durante un controllo nelle retrovie nella zona di San Pietro di Stabio.
Durante il controllo di un'auto guidata da un 60enne italiano, è emerso il singolare carico: dieci motoseghe nuove. Un’analisi approfondita ha portato alla scoperta di altrettante etichette di un noto marchio del settore nascoste nella tappezzeria del tetto dell'auto.
Oltre ad essere verosimilmente destinato al mercato del contrabbando, il carico non era stato correttamente sdoganato. L’uomo è stato quindi multato e le motoseghe sono state sequestrate.
Il giorno successivo, un fermo della stessa natura è stato effettuato a Ligornetto, dove un 57enne italiano è stato fermato con due motoseghe.
Questa volta si trattava di due articoli non funzionanti, con etichette dello stesso noto marchio, accompagnate da guanti da lavoro.
Gli agenti hanno proceduto anche in questo caso al sequestro della merce e inflitto una multa per omessa dichiarazione nei confronti del conducente.
Vendita porta a porta e annunci sui portali online - Stando ad alcune segnalazioni giunte in redazione, di recente avrebbero fatto la loro comparsa dei venditori porta a porta di queste motoseghe. Alcune sarebbero presenti sui portali di vendita online come tutti.ch.
Contrabbando e sicurezza della popolazione
L'introduzione nel territorio doganale svizzero o l'asportazione da quest'ultimo di contraffazioni legate a marchi e design sono in linea di massima vietate. Al passaggio del confine, le contraffazioni possono essere confiscate e distrutte. Il fatto che le merci siano nuove o già usate non ha nessuna influenza. Le contraffazioni possono anche rappresentare un pericolo per la salute della popolazione.