L'incremento delle tariffe ha fatto scattare un'interrogazione del Partito comunista
BELLINZONA - Il Partito comunista interroga il Consiglio di Stato ticinese sull'aumento del costo del prestito interbibliotecario, gratuito fino ad alcuni decenni fa.
«È una misura che penalizza ulteriormente un settore già duramente provato dalla pandemia», scrivono i deputati Massimiliano Ay e Lea Ferrari, che chiedono al Governo cantonale di motivare l'aumento della tariffa e di chiarire se prima di procedere sono stati consultati lavoratori delle biblioteche, studenti e docenti.
Inoltre, i deputati comunisti chiedono pure all'esecutivo se, in futuro, la spesa per l'intera tariffa possa essere coperta dal Cantone, «così da rendere il servizio gratuito per tutti gli utenti del Sistema Bibliotecario Ticinese».
Le domande dell'interrogazione