L'MPS interpella il Governo sui licenziamenti, ma anche sui casi di mobbing e molestie.
BELLINZONA - Lo scorso 7 settembre 2021 la direzione RSI ha reso noto il nuovo piano di ristrutturazione/risparmio che punta alla soppressione di 45 posti di lavoro. Secondo il direttore RSI Mario Timbal sono previsti anche dei licenziamenti.
«Nel suo comunicato - segnala oggi l'MPS in un'interpellanza - la direzione RSI cerca d’addolcire la pillola segnalando che nelle prossime settimane vi sarà una fase di consultazione con il sindacato SSM e confida che la fase partecipativa possa permettere di ridurre il più possibile l’impatto sociale di questi tagli».
L'MPS menziona quindi l'incontro dell'8 settembre tra il Governo ticinese e i vertici della SRG SSR, guidati dal direttore generale Gilles Marchand, supportati dal direttore RSI Mario Timbal e dalla vicepresidente della Corsi Pelin Kandemir Bordoli per una riunione dedicata a vari temi di interesse generale e alle prospettive del servizio radiotelevisivo pubblico nella Svizzera italiana.
«Dall’enigmatico ed ermetico comunicato stampa - sottolinea l'MPS - si apprende che il tema dei tagli occupazionali è stato in un modo o nell’altro trattato. Il comunicato stampa termina con la segnalazione delle volontà comune del CdS e della direzione SRG SSR di sensibilizzare la popolazione ticinese sul grave problema della violenza domestica. Ottima iniziativa che non può che essere sottoscritta. Siamo rimasti però perplessi dal fatto che nulla viene detto o riferito sui molti casi di mobbing e molestie sessuali verso dipendenti della RSI emersi nel corso degli scorsi mesi ed oggetto anche di una discussione generale nel Parlamento ticinese».
Sulla base di questi elementi, al Consiglio di Stato l'MPS pone le seguenti domande: