Il Consiglio di Stato ha risposto a un'interrogazione di Massimiliano Robbiani sugli annunci pubblicati in Italia
Il governo riconosce l'intenzione dell'ateneo di trovare un profilo «di statura internazionale» per la successione di Boas Erez
LUGANO - Gli annunci "italiani" dell'Usi hanno fatto storcere il naso a Massimiliano Robbiani. Così, con un'interrogazione presentata il mese scorso dal deputato leghista, sono finiti sul tavolo del governo i bandi di concorso pubblicati su Corriere della Sera e Repubblica per la successione di Boas Erez.
Cercasi rettore, ma non per forza ticinese. Il Consiglio di Stato ha risposto al granconsigliere citando il testo del bando, dove si precisa che «coerentemente con il carattere internazionale dell'Usi la cittadinanza svizzera non è richiesta». Per il governo «è chiara la statura internazionale della figura ricercata» ma anche «la necessità di un'approfondita conoscenza della lingua italiana e della tradizione culturale del territorio».
Per questi motivi l’Usi «non ha ritenuto inverosimile la possibilità di raggiungere eventuali candidati/e idonei anche attraverso alcune inserzioni su quotidiani italiani» continua il governo nella risposta. Altri annunci sono stati pubblicati su siti tedeschi, austriaci e naturalmente svizzeri (Nzz, Le Temps) nonché ticinesi.
Per non interferire nel concorso, il Consigli di Stato non ha fornito informazioni sul numero delle candidature pervenute finora (la scadenza per presentarle era il 20 agosto) né sulla provenienza dei candidati.