Il sindacato vuole introdurre delle condizioni di base minime per i dipendenti.
BELLINZONA - Tanti abbandoni precoci, nel settore sociosanitario. E il sindacato VPOD vuole cambiare le regole del gioco. Per farlo, oggi ha annunciato il lancio dell'iniziativa popolare legislativa "Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità”.
Se riuscirà a raccogliere le 7'000 firme necessarie, il sindacato potrà chiedere per iscritto al Gran Consiglio una riforma della costituzione cantonale in questo senso.
Qui di seguito le richieste formulate nell'iniziativa:
1. Introdurre delle condizioni lavorative minime valide per tutto il settore sociosanitario e socioeducativo in modo da garantire una maggiore attrattività e una maggiore durata delle carriere professionali (evitare l’abbandono precoce). Il tempo di lavoro, la compensazione delle ore straordinarie, le vacanze, i congedi e le condizioni pensionistiche devono essere uniformati perlomeno a quelle del contratto collettivo di lavoro dell’Ente ospedaliero cantonale, per garantire buone condizioni di lavoro a tutto il personale attivo nei vari ambiti, evitando il perdurare di situazioni penalizzanti.
2. Codificare i diritti di pazienti e utenti. Oggi in questo ambito c’è una disomogeneità di approcci. Ci sono ambiti come l’integrazione degli invalidi e la sociopsichiatria dove i diritti sono maggiormente definiti, mentre in altri ambiti ci sono poche norme di legge.
3. Applicare una valutazione indipendente e trasparente della qualità nelle strutture. Oggi le valutazioni di qualità delle strutture pubbliche e sussidiate non sono pubbliche.
4. Creare organi di mediazione per pazienti, utenti e personale.
5. Pianificazione cantonale e alta sorveglianza parlamentare sul settore