Segretario di Stato per la politica estera e Conferenza dei Cantoni di frontiera non passano in aula
LUGANO - Due proposte vecchie di anni (una risalente a 8 anni fa) arrivate nell'aula del Gran Consiglio oggi e bocciate: sono quelle che aveva presentato Sergio Morisoli (UDC) per istituire un Segretario di Stato e una Conferenza dei Cantoni di frontiera, «strumenti utilissimi per la politica estera cantonale» afferma il deputato.
«L’UDC prende atto con rammarico che il Gran Consiglio abbia respinto la mozione», ha reso noto questo pomeriggio (16 aprile). Per Morisoli, il Segretario di Stato e la Conferenza dei Cantoni di confine «avrebbero potuto conferire al Ticino un certo peso politico di pressione sulla Confederazione, con benefici nelle decisioni in materia di politica migratoria e di mercato del lavoro».
«Dispiace - prosegue la nota - quindi che in un momento molto delicato per il nostro mercato del lavoro, sia Governo che Parlamento rinuncino a sfruttare al meglio gli spazi che il buon federalismo svizzero ci mette a disposizione. Visto il numero notevole di firmatari trasversali delle due mozioni - sottolinea - risulta difficile comprendere, fuori da un’ottica opportunistica, perché i partiti in modo compatto abbiano respinto le proposte che sono più attuali e pertinenti oggi rispetto al momento delle firme».