Tatjana Ibraimovic, economista urbana e candidata PLR al Consiglio comunale di Lugano
LUGANO - Oggigiorno quando si parla dell’innovazione si pensa subito alla quarta rivoluzione industriale ovvero quella della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale. Un cambiamento profondo che non condiziona solo l’economia, le imprese e il lavoro, ma la vita quotidiana di tutti noi. E si sa che i grandi cambiamenti hanno sempre destato qualche timore e preoccupazione. Perderemo la nostra privacy? Diventeremo ridondanti nella società e nell’economia? Cosa succederà con i nostri posti di lavoro? Come sarà il lavoro del futuro? Domande lecite, alle quali il sistema non ha ancora potuto dare delle risposte certe. Tuttavia la paura non è mai stata buona consigliera. La risposta invece sta nel saper agire e reagire con coscienza, preparandoci come meglio possiamo a ciò che sta arrivando.
Assieme a noi individui e all’economia, anche il mondo urbano sta affrontando diverse sfide. Le Città ora devono confrontarsi con le nuove tecnologie e con una concorrenza sempre più globalizzata. Esse quindi devono avere il coraggio e lungimiranza per abbracciare e sfruttare le idee innovative e soluzioni intelligenti (cosiddette “Smart”) a favore del proprio benessere e sviluppo. Ciò non solo per stare al passo con i tempi, ma anche per non rimanere indietro rispetto ai trend di urbanizzazione che si stanno profilando a livello internazionale.
Essere all’avanguardia vuol dire non aver paura di innovare, rinnovarsi, reinventarsi in modo costante e dinamico. Un tale processo deve però corrispondere ad una visione ben chiara e precisa di ciò che vogliamo che la nostra Città diventi tra dieci, venti, trent’anni da adesso. E’ quindi necessario capire i trend demografici passati, presenti e futuri affinché la Città possa costruirsi attorno ai propri cittadini, la sua anima motrice. Ed è proprio questo il nocciolo della questione più importante: le rivoluzioni tecnologiche, economiche, ambientali, urbanistiche e di qualsiasi altro genere, devono rispondere ai bisogni di chi la Città la vive. Se riusciamo a mettere al centro dell’innovazione urbana il Cittadino, allora saremo certi che tramite tale innovazione potremo fare della nostra Città un ambiente moderno, attrattivo, vivo e vissuto.