Andrea Nava, segretario cantonale del PLR e candidato al Municipio di Lugano
LUGANO - A fronte delle molte richieste pendenti, anche in Gran Consiglio, è fondamentale che la politica possa fissare delle priorità anche per quel che concerne gli investimenti. Ciò premesso, dove investire? Sicuramente nelle aziende, soprattutto in quelle che si rinnovano, nella formazione e nelle infrastrutture. E a Lugano qualcosa si sta muovendo.
La necessità del Palazzo degli studi di essere ristrutturato e il continuo aumento degli studenti liceali, nonché la partenza del museo di storia naturale, impongono un ripensamento della situazione logistica dell’intero comparto scolastico di Lugano-Centro, che ha posto le basi per una riflessione più ampia.
Il credito di circa 50 milioni di franchi richiesto dal Governo al Parlamento costituisce dunque la premessa per poter concretizzare la pianificazione prevista. Esso riguarda gli investimenti necessari per garantire delle sedi transitorie che serviranno in particolare per permettere la ristrutturazione della sede del Liceo 1 (investimento: 31 milioni), per realizzare la nuova sede delle scuole medie di Lugano-Centro presso l’attuale sede del museo di storia naturale (25 milioni), per la realizzazione delle infrastrutture sportive per il Liceo 1 e per le scuole medie di Lugano-Centro (30 milioni) e di una terza sede liceale ad Agno, con inserimento della Scuola media (120 milioni) e infine per il risanamento completo del Liceo di Lugano 2 a Savosa (25 milioni).
Per la realizzazione di questo scenario logistico futuro s’impone quindi la realizzazione, entro il 2023, delle sedi transitorie capaci di rispondere alle necessità dei progetti che si estenderanno fino ad almeno il 2033. L’investimento complessivo delle diverse opere è quantificato indicativamente in circa 280 milioni di franchi su un orizzonte di oltre 10 anni, di cui 47.5 richiesti nell’ambito del messaggio approvato recentemente dal Consiglio di Stato ticinese.
La proposta governativa prevede di collocare gli studenti della Scuola media di Lugano-Centro, per circa 10 anni, nello stabile Mizar di Molino Nuovo, adattando gli spazi in locazione esistenti e utilizzando gli spazi sportivi del campus di Lugano centro e la palestra delle scuole comunali di Via Lambertenghi. Il messaggio prevede inoltre la realizzazione di un complesso scolastico in elementi modulari prefabbricati a Viganello, dove collocare inizialmente 750 studenti del Liceo Lugano 1 e, successivamente 750 allievi del Liceo Lugano 2. L’utilizzo del complesso è previsto per una durata di circa 10-12 anni e prevede anche di impiegare in modo sinergico gli spazi nei dintorni del Campus USI-SUPSI, della scuola media di Viganello, degli impianti di Cornaredo e delle scuole comunali di Via Lambertenghi. E non da ultimo s’intende completare l’attuale villaggio transitorio nel comparto scolastico di Lugano-Centro con altri padiglioni che accoglieranno aule, spazi amministrativi e la biblioteca.
Bene dunque quanto scaturito dal Consiglio di Stato. Anche questo significa far politica, con lungimiranza. Perché investire nella formazione non è un costo. È un investimento.