Marianna Meyer, Candidata PLR Lugano lista 2 n. 36 al Consiglio Comunale
LUGANO - In questi mesi di campagna elettorale mi sono rivolta a giovani artisti e a un curatore che lavora specialmente con l’arte giovane, chiedendo cosa mancasse loro per poter lavorare a Lugano. Questo perché credo fermamente nella forza dell’arte e che gli artisti abbiano molto da dare a una Città. Ognuno di noi, da turista, si è recato in quartieri dove vivono gli artisti o a mostre ed esposizioni. Gli artisti animano le città e se vogliamo una città vivibile e viva abbiamo bisogno di loro e delle loro idee e visioni. In primis, è quindi anche un bisogno dei cittadini quello di avere sul territorio gli artisti.
A livello di arte “giovane” e non istituzionale, a Lugano abbiamo avuto due esperienze davvero interessanti: Sonnenstube e Spazio Morel. Il primo sta proseguendo, il secondo non dispone più dello spazio e trovo sarebbe importante aiutare a trovare una nuova sede per un progetto dove non solo i giovani appassionati d'arte possano trovare modi nuovi, stimolanti e non necessariamente commerciali, di vivere notte e tempo libero.
Una mancanza che è emersa parlando con tutti gli artisti è stata quella di avere degli spazi dove poter lavorare.
In Svizzera le principali città hanno "case di atelier" come il Grutli, la Kugler, il Progr, e così via. In Ticino nessuna città ne ha, anche se qualche edificio vede atelier vicini tra loro, come per esempio la ex tipografia Veladini a Besso. Ecco, sarebbe molto importante e bello se la città - eventualmente con l'aiuto del Cantone, visto che questa mancanza è comune all'intero Cantone - creasse o aiutasse a creare (es. mettendo a disposizione uno stabile inutilizzato) una casa di atelier sia condivisi che dati in uso a basso affitto ad artisti soprattutto giovani. Quella casa potrebbe anche ospitare uno o più spazi espositivi e un palco per performance e magari anche un bar - caffè (è l’esempio della Thurnhalle dentro il Progr a Berna) e così si avrebbe un nuovo posto per entrambe le pulsioni: creare arte (anche performativa) e fruirne.
L’arte non può essere messa da parte, ma anzi deve avere modo di crescere nel tessuto urbano e questo porta benefici non solo in termini di vivibilità della città, perché i cittadini possono fruirne, ma anche rende la città più attrattiva per i turisti e può anch’essa creare un importante indotto. Inoltre, gli spazi creati dagli artisti sono luoghi dove le forme di divertimento sono arricchite da intrattenimento che spesso nasce dagli stessi giovani, sono spazi dove germogliano le idee e in questo senso anche d’aiuto per combattere il disagio giovanile.