COMUNALI 2024Roberto Drago, «situazione del lavoro sempre più allarmante»

La situazione del mercato del lavoro in Ticino diventa sempre più allarmante. Questo anche a causa dei 70'000 frontalieri che quotidianamente varcano il confine, con una persona per macchina, su e giù per il Ticino portando non solo un traffico che giorno dopo giorno diventa sempre più insostenibile ma, soprattutto, un generale impoverimento dell’ormai ex ceto medio ticinese.

Questo succede perché ai nostri datori di lavoro interessa arricchirsi sempre più sfruttando la manodopera frontaliera, magari mettendo lavoratori da oltre confine in posti strategici in modo che poi abbiano mano libera per assumere amici e amici degli amici.

I ticinesi over 50 vengono così lasciati a casa, non perché non hanno voglia di lavorare, né tanto meno per mancanza di competenze, ma solo per meri motivi economici. Costringendoli a vivere in un limbo: troppo vecchi per lavorare e troppo giovani per andare in pensione.

E per i loro figli, che hanno svolto una formazione o apprendistato in Ticino, la situazione non è migliore: se vogliono farsi una vita sono costretti ad emigrare oltre Gottardo, perché nel cantone dove sono cresciuti e hanno studiato sono soppiantati dal frontaliere di turno.

Nel frattempo chi vive qui viene confrontato con un costo della vita sempre più alto come le bollette della luce, gas, acqua e soprattutto le casse malati. Poi qualche Consigliere di Stato o funzionario di turno fa notare che c’è una quota che diventa sempre più alta di ticinesi che non solo non paga la cassa malati ma non si cura neanche più perché non può permetterselo a causa della franchigia alta. A questi signori vorrei chiedere: cosa dovrebbero fare vista la loro situazione, magari trasferirsi in Italia?

Di questo passo il Ticino si avvia a diventare la casa anziani della Svizzera, con le persone anziane confederate che vengono qui a godersi la meritata pensione, mentre i nostri giovani vanno oltre Gottardo per trovare un lavoro.

A chi amministra questo Cantone vorrei ricordare che in una economia circolare se alle persone ultra 50enni che ai giovani venisse data la possibilità di lavorare le stesse potranno poi vivere la loro vita e investire e pagare le tasse in Ticino. In questo modo tutti possono stare bene: delle casse cantonali fino all’ultimo ticinese. Ognuno potrebbe così contribuire al sistema sociale, evitando gli aumenti spropositati degli ultimi anni in tanti settori, cassa malati in primis.

Voglio concludere con una frase di John Lennon: il lavoro è vita e senza quello esiste solo paura e insicurezza.

È questo che vogliamo dare ai ticinesi?

Drago Roberto

Lega-UDC-UDF-Indipendenti Stabio

Lista n°1

Candidato CC n°7