Lo ha ribadito la British Dietetic Association, che ha raccolto alcuni dei falsi miti più diffusi
LONDRA - Non ci sono 'cibi miracolosi' che proteggono dal Covid-19, e nessuna delle teorie che attribuiscono proprietà preventive ha qualche fondamento scientifico. Lo ribadisce in un documento sul proprio sito la British Dietetic Association (BDA), che passa in rassegna anche i principali falsi miti attualmente in circolazione, dall'aglio alla dieta 'cheto'.
«In parole semplici - spiega l'associazione - non si può 'aumentare' il proprio sistema immunitario con la dieta, e non ci sono cibi specifici o supplementi che possono prevenire l'infezione da Covid-19. Le buone pratiche di igiene rimangono il modo migliore per evitare l'infezione».
Sono diverse, ricordano gli esperti, le bufale che circolano fin dall'inizio dell'epidemia su possibili cibi 'miracolosi', spesso smentite anche dall'Oms. Dall'aglio, che pur avendo proprietà antibatteriche non ha alcuna azione specifica dimostrata contro il coronavirus, ai limoni, 'protagonisti' di un video divenuto virale su Facebook, ai supplementi di vitamine.
Anche alcune diete, come quella alcalina o quella 'chetogenica', sono state indicate come immunizzanti contro il virus. «Al momento - ribadisce l'associazione - l'autorità europea per la sicurezza del cibo non ha autorizzato per nessun alimento o ingrediente l'etichettatura di 'protettivo nei confronti dell'infezione. Noi non raccomandiamo nessun cibo in particolare, ma incoraggiamo ad avere una dieta sana e bilanciata'».