Antonella Bertolotti è arrivata fino in Senegal per insegnare questo metodo utile a curare le ferite di guerra.
MILANO - «L’esperienza terribile del Covid ci dovrebbe aver insegnato ad avere un rapporto diverso con il tempo della vita: è limitato, non sprechiamolo! In Africa lo sanno bene»: questa la valutazione, oggi, di Antonella Bertolotti, in prima linea in un ospedale lombardo nella lotta contro il Covid, ma in primis psichiatra e psicoterapeuta e anima portante di Intermed, la onlus che ha fondato nel 1999 dopo le sue esperienze con Medicus Mundi, Unhcr e Medicus Mundi.
Africa dove Antonella è stata migliaia di volte, a portare soccorso e progetti di sviluppo, regalando macchinari ma soprattutto formando medici e paramedici. Africa ma anche altre parti del mondo, dal Nepal al Brasile, dalla Siria all’India: non ha avuto confini l’impegno di questa dottoressa che si è specializzata in ozonoterapia e ha deciso di farla conoscere nel mondo «perché è utilissima in molti contesti – spiega la dottoressa - l’ozono da un lato facilita i processi riparativi di ferite di varia natura (ulcere come quella di Buruli, piaghe da decubito, ustioni, ferite di guerra), dall’altro è battericida e ha una potentissima azione virus statica, impedendo così la replicazione virale».
Perché l'ozono si rivela efficace? - Proprio per questo è stato sperimentato in varie città italiane nella lotta contro il Covid con «risultati molto soddisfacenti», garantisce Bertolotti che è sempre invitata dall’Oms all’incontro biennale a Ginevra nella sezione malattie neglette. L’ultima volta, nella primavera del 2019 «abbiamo dimostrato, grazie ad apparecchiature Hi-tech, la variazione della circolazione del sangue nelle aree lesionate dopo applicazione di ozono localmente: questo prova che l’ozono può favorire l’apporto di ossigeno ai tessuti e innescare quindi i processi ripartivi». Ma l’ozonoterapia, praticata anche da molte altre realtà oltre ad Intermed pure nella cooperazione internazionale, prima di essere uno strumento anti-Covid è stata un rimedio a tanti mali nel mondo, per questo Antonella è tuttora impegnata a farla conoscere, senza tuttavia negarsi quando le viene chiesto aiuto in altri settori.
Alla volta del Senegal - Per esempio, non appena ha avuto il permesso, quindi ai primi di agosto, è volata in Senegal, dove nei mesi di lockdown, era riuscita a far arrivare un ecografo richiesto dalla comunità locale di Kaolack (città a 190 Km da Dakar) ma il cui funzionamento andava illustrato di persona. Così ha preso il volo, seguendo protocolli e burocrazia ancor più intricati che in passato, ma senza timori: lei, che ha affrontato Ebola quasi a mani nude, non era impreparata ad affrontare le modalità di protezione da Covid, anzi: «Quando ci sono i Dpi adatti non è così complesso – osserva- certo, in Africa è più difficile, anche se in Senegal ho notato un buon rigore».
Prevenire e formare - «Ma bisogna sempre ricordare un enorme problema che l’Occidente sottovaluta, cioè in tante persone in Africa (e non solo) mangiano grazie a un’economia di sussistenza, rurale, di lavoro nei campi. Bloccarle in isolamento significa farle morire di fame. Per questo dobbiamo esserci adesso, ancora prevenire e formare, cioè fare le due azioni fondamentali della cooperazione sostenibile».
Una terapia con buoni risultati contro il Covid
Un diverso rapporto con la vita, che è unica, da non sprecare: questo è uno degli insegnamenti del Covid, come ricorda Antonella Bertolotti, attiva in un ospedale lombardo durante l’emergenza. Psichiatra e psicoterapeuta questa donna dagli occhi ridenti è anche fondatrice di Intermed, una onlus che ha portato tanto aiuto nel mondo, dal Nepal al Brasile, dalla Siria all’India e all’Africa. E’ insomma senza confini l’impegno di questa dottoressa che si è specializzata in ozonoterapia, illustrandola ovunque ritenendola molto valida per le sue caratteristiche dell’ozono che facilita i processi riparativi da ferite di varia natura ed è un battericida con una potente azione virus statica, cioè contrastante la replicazione del virus. Proprio per questo si è usato nella lotta contro il Covid con risultati soddisfacenti, a detta di Bertolotti, che da decenni fa conoscere questa terapia nel mondo.