Dal clima al Covid-19, passando al commercio, l'obiettivo è ricostruire un partenariato tra UE e Stati Uniti.
Il nuovo presidente Usa ha già assicurato il rientro americano negli accordi di Parigi e nell'Oms.
BRUXELLES - La vittoria di Biden rasserena l'Europa, che ora sa di poter contare di nuovo sugli Stati Uniti come partner e alleati. Ma la speranza che le relazioni Ue-Usa rinascano su nuove basi è accompagnata anche dalla consapevolezza che il cambio di passo non sarà immediato.
I fronti di scontro aperti negli ultimi anni da Trump, dal clima ai dazi, dalla guerra al Wto alla minaccia di uscire dall'Organizzazione mondiale della sanità, sono talmente tanti che farli rientrare tutti non sarà facile per il nuovo presidente, impegnato prima di tutto con i problemi interni.
I leader europei, per evitare gaffe, hanno deciso di reagire contemporaneamente all'elezione di Biden e ieri alle 19 hanno fatto partire messaggi festosi da ogni angolo dell'Unione. Tutti hanno auspicato di poter iniziare subito a lavorare con il presidente democratico, convinti di poter contare su una maggiore comprensione e consonanza di vedute su molti temi.
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel fa l'elenco: clima, Covid-19, multilateralismo, commercio. E auspica di poterli ora «affrontare insieme» da partner e non da nemici, definizione che Trump aveva assegnato all'Ue. «Ricostruire il nostro partenariato» è l'obiettivo dei 27, ha detto il capo della diplomazia europea Josep Borrell.
Sul clima le aspettative sono già alte: Biden ha assicurato di voler tornare nell'accordo di Parigi, da cui Trump era uscito. E anche sulla lotta al Covid il cambio di passo è nell'aria, visto che non ha intenzione di far uscire gli Usa dall'Oms.
Sul commercio l'Ue farà di tutto per tornare all'epoca pre-dazi, ma non è detto che la battaglia riesca facilmente perché la narrativa protezionista ha ormai fatto breccia nell'elettorato americano e una retromarcia netta non sarà probabilmente possibile.
Stesso discorso per il coinvolgimento degli Usa nella Nato: era partita già con Obama la spinta a ritirarsi dai conflitti lontani, e Biden non ha motivo di arretrare, anche se certamente i toni accusatori verso i partner cambieranno.
Anche sulla Web tax, tema caro agli europei su cui Trump aveva fatto muro minacciando dazi sui vini francesi, non è detto che Biden voglia cambiare posizione, e mettersi contro i giganti del web.