A partire da domani si potrà entrare nella regione solo esibendo un certificato d'immunità
CAGLIARI - Da domani chi entra in Sardegna dovrà avere con sé un certificato d'immunità (che dimostri l'aver fatto la vaccinazione o un tampone nelle ultime 48 ore), e chi non lo ha dovrà sottostare obbligatoriamente ad un test rapido nelle postazioni che sono state allestite in tutti gli scali marittimi e aeroportuali.
Sono le rigide misure d'ingresso che la Regione ha deciso d'introdurre per mantenere la Sardegna "zona bianca" e per effettuare delle prove generali dell'utilizzo di un "passaporto sanitario", in vista della stagione estiva in arrivo. Lo riferisce il Corriere.it
«Abbiamo il diritto di farlo» ha detto il governatore sardo Christian Solinas, ripreso dall'Unione Sarda. L'isola «ha il diritto di tornare alla normalità attraverso un percorso graduale che difenda gli importanti risultati raggiunti con grande sacrificio», ha poi aggiunto, «il virus è ancora una minaccia e servirà mantenere tutte le precauzioni possibili per uscire dall'emergenza nei tempi più brevi».
Sono tre le possibilità previste dall'ordinanza per chi non è né vaccinato né munito di un tampone fatto 48 ore prima: un test rapido gratuito subito dopo l'arrivo, un tampone a proprie spese entro 48 ore dallo sbarco in un laboratorio accreditato, oppure 10 giorni di isolamento fiduciario.
Visto il buon andamento epidemiologico, lo ricordiamo, la Sardegna è stata ufficialmente la prima regione ad entrare nella nuova categoria di "zona bianca". Con questo colore gli allentamenti sono maggiori: è consentita la libertà di spostamento ed è prevista la riapertura di bar e ristoranti, piscine, palestre, luoghi di cultura e cinema e teatri.
Le prime settimane saranno ora fondamentali per capire se la decisione delle autorità sarde possa essere effettivamente applicata e messa in vigore.