La Guardia di Finanza ha sequestrato 10 canali Telegram attraverso i quali venivano commercializzati i prodotti.
Gli iscritti erano circa 10mila, alcuni dei quali residenti nel nostro Paese.
ROMA - Vaccini e Green Pass falsi venduti nel dark web a un prezzo che oscillava tra i cento e i 130 euro. Certificati che - sostenevano gli stessi venditori - venivano consegnati anche fuori dall'Ue e in particolare negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Svizzera.
Lo ha scoperto il Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza che ha sequestrato 10 canali Telegram attraverso i quali in aprile venivano commercializzati i prodotti e ai quali si erano già registrati migliaia di utenti.
L'inchiesta ha permesso d'individuare i canali Telegram attraverso un monitoraggio in tempo reale del web e l'utilizzo di una serie di strumenti tecnologici innovativi.
I canali rinviavano ad account anonimi su specifici spazi nel dark web attraverso i quali era possibile contattare i venditori e procedere all'acquisto. Il pagamento doveva essere effettuato in criptovalute e ai clienti venivano offerti anche pacchetti all-inclusive con garanzia di anonimato, tracciabilità della spedizione, imballaggio a temperatura refrigerata, certificazione di avvenuta somministrazione del vaccino.
I green pass in vendita, hanno accertato i finanzieri, riportavano i falsi dati identificativi del vaccinato, il Qr Code, il numero che contraddistingue il lotto di origine della prima e della seconda dose di vaccino.
Il sequestro preventivo della Gdf è avvenuto l'altro ieri, giorno in cui è entrata in vigore la certificazione vaccinale europea indispensabile per poter tornare a viaggiare liberamente. E ora i militari della Gdf stanno cercando di individuare gli acquirenti.
Gli iscritti ai canali e gli account erano circa 10'000 e i vaccini commercializzati illegalmente lo scorso aprile, in contemporanea con la campagna vaccinale a livello europeo, sarebbero stati Pfizer, Moderna, AstraZeneca, Johnson & Johnson e anche Sputnik.