La stretta vaccinale annunciata dal presidente Emmanuel Macron prevede multe salatissime e non solo
PARIGI - L'eco della "stretta" francese sui vaccini, che non comprende solo l'obbligo per gli operatori sanitari ma anche quello di dover presentare il cosiddetto "green pass" per poter accedere ai luoghi di cultura e svago, sta risuonando in tutta Europa. Sia in Italia che in Svizzera tanti sono i dibattiti animatisi attorno al discusso "modello francese", che tra le altre cose prevede anche conseguenze molto pesanti per chi decide di non seguire i regolamenti.
Nella bozza del disegno di legge, che dovrà essere approvata lunedì prossimo dal Consiglio dei ministri francese prima di approdare sui tavoli del parlamento, viene indicato all'articolo 1 che i responsabili e gli esercenti che non rispetteranno le disposizioni previste dal "green pass" rischieranno «fino a un anno di detenzione e 45'000 euro di multa». Lo anticipa l'Afp.
Come detto, il certificato sanitario francese sarà necessario, dal 21 luglio, anche per accedere alle strutture dedicate allo svago e alla cultura. Qualche giorno dopo, dal 1° agosto, il provvedimento sarà esteso anche a caffè, ristoranti, centri commerciali, ospedali, case di riposo. E pure, in caso di viaggi lunghi, per aerei, treni e autobus.
Per quanto riguarda invece gli operatori sanitari, il disegno di legge indica che tutti i lavoratori soggetti alla vaccinazione obbligatoria che non si saranno vaccinati non potranno più esercitare la professione a partire dal 15 settembre. Non solo, se il rifiuto dovesse protrarsi per un periodo che supera i due mesi questi possono a quel punto rischiare il licenziamento.