Il numero di casi è sceso drasticamente rispetto ad inizio novembre, ma non altrettanto i ricoveri
VIENNA - L'Austria ha posto fine alle restrizioni imposte tre settimane fa anche alle persone vaccinate in gran parte del Paese per combattere un nuovo aumento delle infezioni da coronavirus, a fronte del ritorno a un trend epidemico in calo. I non vaccinati invece continueranno ad essere sottoposti a un severo lockdown.
Le nuove norme, che variano a seconda della Regione, hanno consentito, in alcune aree, la riapertura, da oggi, di teatri, musei e altri luoghi culturali e di intrattenimento, e i negozi seguiranno da domani. In alcune regioni riaprono ristoranti e hotel mentre altre aspetteranno sino a fine mese. In tutti i casi, resterà ovunque il coprifuoco dalle 23.00 per i ristoranti e le mascherine saranno ancora obbligatorie sui mezzi pubblici e all'interno dei negozi e degli spazi pubblici.
Il cancelliere Karl Nehammer la scorsa settimana ha definito la mossa un'«apertura con la cintura di sicurezza», dando a ciascuna delle nove regioni austriache la possibilità di allentare o rafforzare le restrizioni in base alla situazione locale.
Le persone non vaccinate saranno comunque soggette a un lockdown rigido, costretti a rimanere a casa tranne che per fare la spesa, andare dal medico o fare esercizio fisico nei pressi dell'abitazione.
Rispetto alla reintroduzione del lockdown, il numero di nuovi casi in Austria è sceso drasticamente: venerdì, il Paese ha registrato 367,5 nuovi contagi ogni 100'000 abitanti, in calo di quasi due terzi rispetto ai 1'102,4 del primo giorno di novembre.
I ricoveri da Covid non sono però diminuiti nella stessa misura, e 567 pazienti affetti da coronavirus sono attualmente in terapia intensiva. Una situazione che gli esperti riconducono alla esigua percentuale di popolazione con un ciclo vaccina