L'ira dei passeggeri che ieri dovevano volare con SpiceJet: «Ci hanno detto solo che c'era un server rotto»
La compagnia ha spiegato che dietro ai disagi c'è stato «un tentato attacco hacker»
NUOVA DELHI - Centinaia di passeggeri bloccati sugli aerei per diverse ore. È successo ieri in India, a causa di un «tentativo di attacco informatico» nei confronti della compagnia low-cost SpiceJet.
«C'è stato un tentativo di attacco ransomware che ha avuto un impatto sulle nostre operazioni di volo», ha ammesso oggi la compagnia su Twitter. Interpellato dall'AFP, i ll vettore ha poi chiarito che «tutte le operazioni sono tornate alla normalità».
L'ira dei passeggeri - alcuni dei quali sono rimasti nei velivoli fino a cinque ore - è però ancora presente, in particolare per la mancanza di comunicazione della compagnia aerea, ma anche perché i ritardi pesantissimi hanno persino costretto l'azienda ad annullare alcuni voli.
Mudit Shejwar, uno dei passeggeri furenti con il vettore, ha detto di aver ricevuto come «spiegazione» il fatto di «un server rotto e un problema con i documenti relativi al carburante». Dal canto suo, SpiceJet sostiene di aver «ampiamente contenuto» la situazione.
Gli attacchi ransomware, lo ricordiamo, sono sempre più frequenti, e mirano a prendere il controllo dall'esterno di determinati dati sensibili, finché la vittima non paga un riscatto.