Cerca e trova immobili
Sentō 2.0. La dura lotta per rimanere “a galla”

GIAPPONESentō 2.0. La dura lotta per rimanere “a galla”

31.08.22 - 17:20
Da sempre nella storia giapponese, gli antichi bagni si trasformano in punto di ritrovo per giovani
AFP
Sentō 2.0. La dura lotta per rimanere “a galla”
Da sempre nella storia giapponese, gli antichi bagni si trasformano in punto di ritrovo per giovani

TOKYO - Il sentō - letteralmente "bagno a pagamento" - è il tipico bagno pubblico giapponese in cui i clienti hanno la possibilità di lavarsi o semplicemente rilassarsi dopo una dura giornata di lavoro. Lo conoscerà chi, appassionato di “Street Fighter”, ci ha combattuto con il mitico E.Honda; ma sono anche una location presente in molti film made in Giappone. E questo non dovrebbe stupirci dal momento che sono attivi fin dal 710.

Purtroppo però queste strutture, anche se rimodernate nel tempo, non se la stanno passando troppo bene. A livello nazionale infatti, il loro numero è precipitato a circa 1.800 da un picco di quasi 18.000 alla fine degli anni '60.

Ma non tutto sembra essere perduto; ad alcuni è stata data una nuova prospettiva di vita attraverso lavori di ristrutturazione, mentre altri si stanno reinventando come ritrovi alla moda o utilizzando l'analisi dei dati per aumentare il business.

«Giorno dopo giorno, la mia mente era stanca. Anche quando tornavo a casa, non avevo in testa altro che il lavoro», ha riferito all'AFP Yasuko Okuno, 36enne della "Tokyo Sentō Association", «poi mi sono recato in un sentō per la prima volta dopo tantissimo tempo, lì sono stato accolto molto gentilmente, e i miei pensieri stavano già sparendo piano piano.

Nel tempo ho iniziato a sentirmici come a casa». Il Giappone non ha mai imposto un rigoroso lockdown per il Covid-19, e luoghi come palestre e sentos sono rimasti aperti, anche quando molti uffici sono passati al lavoro da casa e i ristoranti hanno ridotto gli orari di apertura. Chiaramente rispettando tutte le normative vigenti.
Per molte persone anziane, è una "routine quotidiana" che non volevano interrompere durante la pandemia, e alcuni si sentono più al sicuro facendo il bagno con altre persone in caso di caduta accidentale.

Chi ne usufruisce paga 500 yen (3,60 CHF) per entrare nel bagno maschile o femminile, una tassa stabilita dal governo di Tokyo. Lasciando le scarpe in un piccolo armadietto, si spogliano e si fanno una doccia prima di entrare nelle vasche per un bagno rilassante.

A differenza delle sorgenti termali giapponesi, conosciute come onsen, l'acqua nei sentos è solitamente riscaldata a gas. Ed è qui che sorge il problema. Shunji Tsuchimoto, che gestisce il bagno di Inariyu con sua moglie, ha riferito all'AFP che stanno pagando il 50% in più per l'energia rispetto all'anno scorso.


C'è però chi tenta il tutto per tutto per rimanere "a galla". Un sentō che è riuscito ad attirare una clientela giovane è Koganeyu, nella parte orientale di Tokyo, che ha riaperto nel 2020 dopo un completo rinnovamento. In un sabato come tanti, era gremito di giovani clienti che bevevano birra artigianale e ascoltavano dischi in vinile.
A Kom-pal, un altro bagno, il proprietario è riuscito ad aumentare il numero di visitatori utilizzando le capacità di elaborazione dei dati che ha acquisito nel suo precedente lavoro come tecnico per il produttore di apparecchiature ottiche Olympus.

Quando è subentrato alla precedente gestione, ha creato un database per tenere traccia delle informazioni sui clienti e sui tempi delle loro visite. I dati raccolti gli hanno permesso di prendere decisioni aziendali mirate, come assumere personale femminile per incoraggiare più donne a visitare e aprire la domenica mattina per alleviare la folla.

I sento hanno sempre fatto parte della cultura giapponese e al giorno d'oggi, lasciare tutto in un armadietto mentre sei in ammollo in una vasca può essere una sorta di "disintossicazione digitale". «Questo è esattamente ciò di cui penso che i giovani abbiano bisogno in questi giorni», conferma uno dei gestori.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE