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ITALIA / FRANCIAUstica, «fu un missile francese. Macron chieda scusa»

02.09.23 - 09:02
L'ex premier italiano Giuliano Amato chiede al presidente francese di fare finalmente luce sulla strage del 1980
Reuters
Fonte Ats Ans
Ustica, «fu un missile francese. Macron chieda scusa»
L'ex premier italiano Giuliano Amato chiede al presidente francese di fare finalmente luce sulla strage del 1980

ROMA - «Dopo quarant'anni le vittime innocenti di Ustica non hanno avuto giustizia. Perché continuare a nascondere la verità? È arrivato il momento di gettare luce su un terribile segreto di Stato. Potrebbe farlo Macron. E potrebbe farlo la Nato. Chi sa ora parli: avrebbe grandi meriti verso le famiglie delle vittime e verso la Storia». Lo dice l'ex premier italiano Giuliano Amato, che rivela a Repubblica la sua versione della strage del 1980.

«La versione più credibile - afferma - è quella della responsabilità dell'aeronautica francese, con la complicità degli americani. Si voleva fare la pelle a Gheddafi, in volo su un Mig della sua aviazione. Il piano prevedeva di simulare una esercitazione della Nato, una messa in scena che avrebbe permesso di spacciare l'attentato come incidente involontario».

«Gheddafi - prosegue Amato - fu avvertito del pericolo e non salì sul suo aereo. E il missile sganciato contro il Mig finì per colpire il Dc9. L'ipotesi più accreditata è che quel missile sia stato lanciato da un caccia francese».

«Da principio i militari si erano chiusi in un silenzio blindato, ostacolando le indagini. E quando da sottosegretario ebbi un ruolo in questa vicenda, nel 1986, cominciai a ricevere le visite dei generali che mi volevano convincere della tesi della bomba. Capivo che c'era una verità che andava schermata. E la nostra aeronautica era schierata in difesa della menzogna».

«Avrei saputo più tardi, ma senza averne prova - dichiara ancora - che era stato Craxi ad avvertire Gheddafi. Non aveva interesse che venisse fuori: sarebbe stato incolpato di infedeltà alla Nato e di spionaggio».

«Non era del tutto irragionevole che i generali, per tenere al sicuro il segreto, si guardassero bene dal condividerlo con i politici», prosegue, e la politica, da parte sua, «non aveva convenienza a sapere fino in fondo. In ogni modo la verità risultava scomoda. Ed era meglio lasciarla sepolta».

Tra fedeltà alla Costituzione e fedeltà alla Nato, sostiene Amato, è prevalsa la seconda: «Un apparato costituito da esponenti militari ha negato ripetutamente la verità. Tutte queste persone hanno coperto il delitto per una ragion di Stato. Non giustifico e tuttavia comprendo le spinte che portarono all'occultamento della verità, ma 40 anni dopo è difficile da capire. Mi chiedo perché Macron, anche anagraficamente estraneo alla tragedia - conclude Amato - non voglia togliere l'onta che pesa sulla Francia. O dimostrando che questa tesi è infondata oppure porgendo le scuse più profonde all'Italia e alle famiglie delle vittime in nome del suo governo».

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COMMENTI
 

Gus 1 anno fa su tio
Amato ha una certa età e cerca visibilità

DE 1 anno fa su tio
È stato Putin

Stefy43 1 anno fa su tio
fosse solo questo il segreto

Jackk 1 anno fa su tio
Uhhhhhh, ma che bella gente. C è da aver paura

mauer 1 anno fa su tio
La strage di Ustica è una delle tante oscure stragi avvenute in Italia e per cui dopo decenni ancora non si conosce la verità, e benvenga che si faccia luce una volta per tutte, anche sotto input di Giuliano Amato. Contemporaneamente, però, vorrei ricordare un aspetto non di poco conto: in riferimento a ciò che emerse dal processo sulla trattativa Stato-Mafia, e scritto nero su bianco nelle sentenze, fra le tante nefandezze venne fuori che lo stesso Giuliano Amato (n.b: oggi promosso a membro della Corte Costituzionale) fu informato della trattativa (o dialogo coi mafiosi che dir si voglia, peraltro cercato ed avviato dallo Stato Italiano) cominciò proprio sotto il suo governo e che, venendone informato, al posto di giudicare la cosa come la negazione stessa della battaglia condotta da Falcone e Borsellino nei confronti della mafia, non disse una parola, una che sia una, a tal proposito. Detto ciò, sarà anche ora che venga fuori la verità una volta per tutte, per le vittime, per i loro famigliari e mi permetto di aggiungere, anche per Purgatori, giornalista passato a miglior vita di recente che più di tutti si batté per la verità della strage di Ustica.

Dapat 1 anno fa su tio
Come mai solo ora se ne esce con questa affermazione?? Visto che c’è un po’ di maretta con i francesi… gli americani li mettono ovunque come il prezzemolo …. Mah …

W.Bernasconi 1 anno fa su tio
Questa nuova rivelazione è sconcertante!

Sasha 1 anno fa su tio
Ma è normale per la NATO,Americani e Francesi uccidere presidente di uno stato sovrano (vedi Gaddafi,Hussein )bombardare la ex Jugoslavija senza mandato ONU .Di solito non ci si va in galera?

mauer 1 anno fa su tio
Risposta a Sasha
Non lo dovrebbe essere, ma in quanto si auto-legittimano per ragioni indicibili, lo diventa.

Heinz 1 anno fa su tio
Risposta a mauer
Mai una volta che si leggano le stesse critiche per russi e cinesi ed i loro colpi di stato pilotati in africa...

francox 1 anno fa su tio
E il Muammar era sul panfilo di Craxi a guardare le stelle cadenti.

andytt 1 anno fa su tio
Fraternité egalite missile...
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