Morti, feriti e rifugiati in aumento. L'ONU prepara piani di risposta umanitaria.
NEW YORK/GINEVRA - Il nuovo anno in Ucraina «è iniziato con un'ondata mortale di attacchi, iniziata il 29 dicembre e che continua ancora oggi». È quanto ha denunciato il portavoce dell'Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), Jens Laerke, facendo il punto in vista del lancio dei piani di risposta delle Nazioni Unite sui bisogni umanitari dell'Ucraina e dei rifugiati ucraini in Europa, previsto per la prossima settimana a Ginevra.
Le nuove ostilità riguardano in particolare le regioni di Donetsk, Dnipro e Kherson, dove i bombardamenti hanno provocato morti e feriti tra i civili - tra cui bambini - e danneggiato scuole e case.
«Le famiglie ucraine hanno festeggiato il nuovo anno con il suono delle sirene dei raid aerei, rintanandosi nei rifugi sotterranei e nelle stazioni della metropolitana, o negli scantinati delle loro case», ha detto il danese Laerke.
I nuovi attacchi arrivano poi mentre le tempeste invernali hanno abbassato le temperature fino a meno 15 gradi. «Oltre alla violenza, l'Ucraina è ora nella morsa di un inverno rigido», ha sottolineato il funzionario. Secondo quanto riferisce il ministero dell'energia ucraino, più di 460 città e paesi sono senza elettricità.
Intanto, gli operatori umanitari a Kiev hanno contato, solo in città, più di 30 esplosioni dall'inizio dell'anno. Il 3 e il 4 gennaio sono continuati gli attacchi, che hanno ucciso e ferito civili nella regione di Sumy a nord, nella regione di Donetsk a est e nelle regioni di Kherson e Mykolayiv a sud. Inoltre, il 6 gennaio, una nuova ondata di attacchi aerei nella regione di Donetsk ha ucciso una dozzina di civili, tra cui cinque bambini.
L'Onu ricorda che la popolazione sopporta da quasi due anni «ostilità implacabili in seguito alla massiccia invasione della Federazione Russa» ed evidenzia come più di 14,6 milioni di persone, ovvero il 40% della popolazione ucraina, avranno bisogno di assistenza umanitaria quest'anno.
Inoltre, a causa della guerra circa 6,3 milioni di ucraini sono rifugiati, la maggior parte dei quali (5,9 milioni) in Europa, oltre ai circa 3,7 milioni di persone sfollate all'interno dell'Ucraina.
L'invito che arriva dell'Alto commissario delle Nazioni Unite (Unhcr) per i rifugiati è a «non far cadere i rifugiati ucraini nel dimenticatoio».