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STRAGE DI ERBALa lettera dal carcere di Olindo: «Spero di uscire. Il mio futuro è con Rosa»

10.01.24 - 16:13
Dopo la riapertura del caso, il giornalista Marco Oliva ha letto oggi in televisione la missiva: «Tutti mi incoraggiano».
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La lettera dal carcere di Olindo: «Spero di uscire. Il mio futuro è con Rosa»
Dopo la riapertura del caso, il giornalista Marco Oliva ha letto oggi in televisione la missiva: «Tutti mi incoraggiano».

MILANO - Olindo Romano, imputato e condannato in via definitiva per la strage di Erba, insieme alla moglie Rosa Bazzi, ha scritto una lettera al giornalista Marco Oliva, volto noto delle trasmissioni televisive di cronaca nera.

«È una lettera che mi ha inviato Olindo poche settimane fa - ha spiegato oggi il giornalista nel corso della trasmissione televisiva "Mattino Cinque News" di Mediaset - in cui si diceva soddisfatto». Il riferimento è quello al via libera, da parte Corte d'appello di Brescia, per l’udienza sull'istanza di revisione della sentenza di colpevolezza. Che ammette di fatto il ricorso presentato dai legali della coppia.

«Lo confido a te - continua il testo della lettera - forse più delle altre volte sono fiducioso nella giustizia. Incrociamo le dita». Inoltre, sebbene Olindo affermi di non conoscere il procuratore generale Cuno Tarfusser, che ha chiesto la revisione del procedimento, aggiunge: «Mi preme molto ringraziarlo».

«Il mio futuro sarà fuori, con Rosa»
Quanto invece alla quotidianità, trascorsa dietro le sbarre a Opera, l'ex netturbino confida che «in carcere è cambiata anche l'atmosfera. Tutti mi esprimono sostegno e solidarietà e mi incoraggiano a non mollare».

E poi ancora. «Ho cambiato lavoro in carcere. Oggi mi dedico ai lavori da imbianchino», per cui ha fatto un corso, spiega il giornalista. «Spero di uscire prima o poi. Certamente il mio futuro sarà fuori, con Rosa».

Dunque nessuna rottura tra i due, come in passato si era vociferato. E con Rosa Bazzi, che sconta la sua pena dietro le sbarre a Bollate, Olindo si vede due volte al mese («ma di questa revisione io e Rosa parliamo poco»).

Il (fin qui) responsabile della strage di Erba ha un rapporto epistolare da oltre otto anni con il giornalista, destinatario della lettera. «Ha seguito le mie trasmissioni - spiega Oliva - per la mia voglia di capire e si è fidato di me».

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